Secondo quanto riportato da numerose testate giornalistiche, in particolare dalla rivista online Open, è stato individuato un nuovo tunnel all'interno della Grande Piramide di Cheope a Giza, in Egitto, che potrebbe portare alla tomba del faraone Cheope, ancora sconosciuta.
La Grande Piramide e la sua nuova scoperta
La Piramide di Cheope, costruita sull'altopiano di Giza durante la IV dinastia del faraone Khufu o Cheope, che regnò dal 2609 a.C. circa al 2584 a. C., continua a riservare incognite e sorprese. Dopo otto anni di ricerche il team internazionale di ricercatori e archeologi del progetto di ricerca ScanPyramids ha portato al ritrovamento di un corridoio interno, sino ad oggi sconosciuto, lungo 9 metri, largo 2,10 m e alto 2 m, situato dietro i grandi blocchi a chevron (a V rovesciata) sulla facciata settentrionale della piramide, poco sopra il tunnel scavato nel IX secolo e tutt’oggi utilizzato dai turisti per entrare. La scoperta del corridoio è stata divulgata durante una conferenza stampa al Cairo, insieme ad altri risultati del progetto ScanPyramids, dall'archeologo egiziano di fama internazionale Zahi Hawass. Il progetto di ricerca ScanPyramids è iniziato nel 2015 su iniziativa dell'Università del Cairo e dell'Istituto francese HIP (Heritage Innovation Preservation) e ha lo scopo di esplorare la Grande Piramide di Cheope e altre piramidi egizie utilizzando tecniche avanzate di imaging, come la radiografia muonica (elaborata in Giappone) o la termografia a infrarossi: tecnologie in grado di fare una sorta di radiografia alla pietra senza ricorrere a scavi. La localizzazione del corridoio e la determinazione della sua forma è avvenuta mediante l'uso combinato di queste moderne tecniche non distruttive e non invasive che hanno portato all'identificazione della posizione esatta del corridoio e delle dimensioni precise. La cavità è stata filmata per la prima volta dopo ben 4500 anni in cui nessuno vi entrava da una sonda giapponese simile a un endoscopio, introdotta attraverso una fessura di pochi millimetri tra le rocce. Il tunnel si estende orizzontalmente rispetto al suolo e ha una forma a chevron. Meno chiara invece la funzione del corridoio. Tra le ipotesi degli esperti, quella che tunnel simili con la copertura a capanna potrebbero essere stati corridoi per redistribuire il peso della struttura, così come potrebbe essersi trattato di eventuali camere funerarie. Per il celebre egittologo Zahi Hawass potrebbe trattarsi della scoperta del secolo, il possibile accesso alla vera stanza di sepoltura del faraone Cheope che potrebbe trovarsi sotto quel tunnel. Nulla è certo, e le domande si moltiplicano. Domande che, al momento, non trovano risposta, ma che aprono nuovi interrogativi e nuove strade di ricerca storica, scientifica e archeologica.