Insegnante resta incinta prima del matrimonio e viene licenziata dalla scuola cattolica dove lavorava da anni. La Corte Suprema ha dato ragione alla Preside: la docente ha violato il Codice Etico.
Una professoressa del New Jersey dal 2014 lotta con la legge e i tribunali per far valere le sue ragioni ma nelle ultime ore è arrivata la stangata: la docente è colpevole di non aver rispettato il Codice Etico della scuola cattolica dove insegnava facendo sesso prima del matrimonio. Da qui la decisione della Preside, ritenuta corretta dalla Corte Suprema, di licenziarla.
Un calvario iniziato 9 anni fa e concluso negli ultimi giorni. La notizia arriva dagli Stati Uniti e in particolare dallo Stato del New Jersey, stato dove vive l'insegnante e dove ha ricevuto la sentenza definitiva. Victoria (questo il nome della docente) era insegnante nella St. Theresa School (questo il nome dell'Istituto con varie sedi sparse nello Stato del Nord Est americano) dal 2011 e precedentemente aveva frequentato l'istituto come alunna. Un ex allieva molto legata alla Preside alla quale aveva confessato di essere rimasta incinta pur non essendo sposata con il suo compagno. Una notizia che le ha procurato il licenziamento per "giusta causa". La motivazione? Aver fatto sesso prima del matrimonio non rispettando quindi il Codice Etico dell'istituto che prevede di vivere secondo i dogmi del Cristianesimo, rispettando i sacramenti.
Gli avvocati di Victoria hanno quindi provato, in questo decennio, ad impugnare la causa in quanto ritenuta fortemente discriminatoria essendo basato il licenziamento sulla sua gravidanza e sul suo stato civile. Dopo che il primo grado di giudizio aveva dato ragione alla Dirigente Scolastica Theresa Lee, in appello la sentenza era stata ribaltata dando ragione alla docente. La Corte aveva quindi annullato il licenziamento in quanto discriminatorio.
La vicenda giuridica non è però finita qui e proprio nelle ultime ore è arrivato il giudizio definitivo: ad aver ragione è la St. Theresa School. Nel momento della firma del contratto la docente aveva firmato infatti un altro documento dove dichiarava l'adesione agli insegnamenti cattolici, inclusa l'astensione dal sesso pre matrimoniale. Secondo il Tribunale, inoltre, le istituzioni religiose hanno l'autorità di prendere decisioni relative al personale in conformità con i loro principi religiosi. Victoria, quindi, pur essendo una cattolica devota e praticante è stata costretta a perdere il suo lavoro per non aver rispettato fino in fondo il Codice Etico della scuola.