Per alcuni, questi giorni di reclusione casalinga rappresentano un vero inferno, per altri un momento di relax, per altri ancora una sfida giornaliera. È in particolare a quest'ultimi che dobbiamo pensare: su tutti, infermieri e medici che ora più che mai sono in prima linea per affrontare l'emergenza Corona Virus. Noi possiamo renderci d'aiuto attraverso le donazioni, è vero, ma c'è una cosa ancora più utile che dobbiamo fare: restare a casa! E, fidatevi, di occupazioni se ne trovano sempre, anche confinati tra le mura domestiche. In primis ascoltare della buona musica. Da dove partire? Ecco 5 suggerimenti per voi!
Fuoricampo - Thegiornalisti (2014)
La forza di questo disco, il terzo dell'ormai ex band romana, consiste nella sua capacità di essere sia musicalmente accattivante, sia ricco di spunti di riflessione. Alle atmosfere molto anni '80, con dei sound che faticano ad essere dimenticati, si aggiungono anche questioni non indifferenti che in questi giorni dovremmo porci: Come si fa / a vivere la modernità / senza fare schifo?
Post - Bjork (1995)
Uno dei progetti musicali di più difficile catalogazione, una pietra miliare della musica in generale. Bjork, che grazie a questo album vide consolidarsi la sua notorietà con brani del calibro di Hyperballad e It's Oh So Quiet, ha rinnovato per sempre il modo non solo di fare, ma anche di concepire l'arte. È una figura che, seppur riconosciuta globalmente per il suo talento, dovremmo iniziare ad apprezzare di più. E quale occasione migliore di una quarantena forzata per immergersi in un'orchestra di suggestioni sonore inaudite?
When we all fall asleep, where do we go? - Billie Eilish (2019)
La neodiciottenne Billie Eilish ha recentemente conquistato il mondo con la sua musica, arrivando a collocarsi tra i pilastri del "bedroom pop". Il disco in questione, scritto insieme al fratello Finneas tra le mura domestiche, le ha consentito di trionfare in cinque categorie sulle sei totali previste dagli Emmy Awards. È un alternarsi di ironia e tristezza, tematiche disparate che restituiscono un'immagine vivida, solo apparentemente quella della generazione Z. In realtà è un album che parla a tutti, che ci mette di fronte a dubbi e incertezze proprie di ogni umano.
Supersantos - Mannarino (2011)
Il nuovo cantautorato italiano. Senza "Scuole di…" e non per questo meno valido di quello storico. Andava detto, e Mannarino ne è la prova vivente: perché la grandezza di un De Gregori è indiscussa ed eterna, ma la musica d'autore non è morta né sta sparendo. È una realtà, come lo sono il pop commerciale o la trap, che ha i suoi esponenti più o meno conosciuti, in Italia come all'estero. Supersantos contiene poesie, contiene l'amore controcorrente di Maddalena e l'ostinata esistenza di Marylou: ci avvolge tra ritmo e riflessione.
Lucio Dalla - Lucio Dalla (1979)
Sarebbe inutile spiegare la grandezza e l'importanza di Lucio Dalla. È necessario però ricordarci di ciò che è stato per la musica, di ciò che ha cantato col cuore prima di tutto. In questo album, uno dei tanti del cantautore bolognese, c'è solo qualità. Ma questo non era in dubbio; di un disco come Lucio Dalla resta però, soprattutto, il messaggio di speranza della traccia finale. Un brano che è scritto e cantato al termine di un decennio che ha stravolto l'Italia. Vedi caro amico cosa si deve inventare / per poter riderci sopra / per continuare a sperare.
È inutile allora starci troppo ad allarmare, sentirci oppressi e in costante pericolo. Le direttive da seguire ci sono: atteniamoci a quelle e non avremo problemi a superare questo momento critico. Nel mentre, ricordiamoci sempre che esiste tanta buona musica, così come sono molti i film e i libri meritevoli di essere visti e letti. Evitiamo di fare di un'emergenza uno strumento di propaganda! Non è il momento per giocare a fare politica (scadente). Infine, se siamo in grado di farlo, doniamo a chi ogni giorno è attivamente impegnato nella cura dei malati.