Da un professore agli studenti: è online il nuovo brano pop-rap di Alex Fusaro, insegnante e musicista che torna a parlare di ambiente. "Dipende da noi" vuole essere un incoraggiamento e un incentivo rivolto in primo luogo ai ragazzi, un invito a continuare a credere nel loro potenziale in quanto cittadini del futuro. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le nuove generazioni di studenti verso la salvaguardia dell’ambiente con una “lezione-canzone” che alterna messaggi di riflessione con linguaggio rap a concetti importanti cantati ed esposti nel ritornello. Con lui abbiamo parlato di musica, scuola e ambiente.
Cantante e professore. Come riesci a coniugare questi due profili così diversi tra loro? Sono due mestieri che si sovrappongono sotto certi aspetti?
Essere cantante e professore è un bel mix professionale se ti piace stare al passo con la musica mainstream che ascoltano i ragazzi... e a me piace tanto! Insegnare stando attento ai gusti dei ragazzi e coinvolgerli in progetti musicali sull’attualità mi permettono di sovrapporre entrambi i mestieri e ottenere risultati di cui sono davvero fiero!
Qual è la chiave vincente per comunicare con i ragazzi? Sia come docente che come cantante.
Saper ascoltare e non avere pregiudizi. È un’età difficile in cui ci siamo passati tutti e a volte ci si sente il mondo contro. Mostrare loro che una figura più grande per loro c’è e si interessa realmente, anche condividendo musica e canzoni, è un valore in cui credo.
Con la tua canzone “Dipende Da Noi” hai voluto sensibilizzare gli studenti sul problema della salvaguardia dell’ambiente. Quanto è importante questo tema per i giovani?
È molto importante perché si sono resi conto di essere la generazione che o si attiva per un cambiamento o lascia andare il pianeta verso problemi sempre più gravi per l’ambiente. Dipende da noi è una riflessione e allo stesso tempo un invito ad agire, a fare in modo che ognuno nel proprio piccolo possa dare un contributo quotidiano e sono volontà che ho visto portare avanti da tantissimi ragazzi nelle classi di scuola.
Il tuo progetto è stato portato anche in Senato. Nel videoclip si respira ancora un’aria di normalità, essendo stato registrato a scuola prima della pandemia. Cosa è cambiato da quel momento? Come sta reagendo la scuola e come sta andando avanti personalemente?
Vedere quelle immagini in un momento così difficile porta molta nostalgia e allo stesso tempo fa riflettere su quello che davamo per scontato. In questo senso l’incipit della canzone lo dice: “Quante volte diamo per scontato il valore di un dono che ci è stato regalato?”. La scuola comunque sta reagendo con grande responsabilità utilizzando misure di sicurezza molto precise e offrendo supporto tecnologico agli studenti più in difficoltà per la didattica a distanza. Personalmente... mi mancano molto i miei studenti dal vivo!