Il quarto album di Missy Elliott Under Construction, che ha compiuto vent’anni lo scorso sabato 12 novembre, non si apre con la musica. Invece, inizia con Missy che parla, senza copione e non accompagnata, su cosa vuol dire elaborare quella perdita: “Sai, da quando Aaliyah è morta, mi sono resa conto che la vita è un dono prezioso“. Quando Missy ha cambiato la sua prospettiva, si è resa conto che non le piaceva dove stava andando la musica rap. C’era troppo beef, troppi pettegolezzi, troppo odio. La gente faceva musica per soldi, non per la pura gioia della creatività. In quell’introduzione, Missy rimprovera i suoi coetanei, citando un esempio che non è invecchiato nel migliore dei modi: “Non vedi Bill Gates e Donald Trump litigare tra loro perché entrambi hanno la carta e hanno cose migliori da fare”.
In Under Construction, Missy ha tentato una sorta di reset culturale. Piuttosto che spingere il rap e l’R&B verso le frontiere del futuro, come aveva fatto nei suoi tre album precedenti, ha cercato di riportare tutto alla sensazione del rap old-school che ha sempre amato e con il quale era cresciuto. Ma Missy non era capace di puro pastiche nostalgico: Timbaland e il cast di collaboratori all-star dell’album hanno rianimato i loro punti di riferimento degli anni ’80 e ’90 con lo spirito del tempo d’inizio millennio, e il risultato è stato il miglior album che Missy Elliott abbia mai fatto.
Il divertimento che si percepisce – sia nella creazione dell’album che nella scrittura – è la cosa più importante di Under Construction. Si è ricollegata con le cose, musicali e non, che l’hanno resa felice. È difficile immaginare una risposta più sana alla tragedia. Under Construction è diventato doppio platino, vendendo più di qualsiasi altro album di Missy.” Work It” ha trascorso 10 settimane al secondo posto, bloccato dietro “Lose Yourself” di Eminem.
Under Construction fotografa Missy Elliott e Timbaland al massimo della loro forma, un disco che sembra ricordare una precedente era di un rap realizzato con affetto ma senza amarezza, facendo sembrare nuove le vecchie tracce. Missy non avrebbe mai più riconquistato quel dominio: l’album successivo, pubblicato frettolosamente l’anno dopo, si intitolava This Is Not A Test! – un album divertente con un paio di grandi successi che non si sono avvicinati alle hit di Under Construction. Dopo di che, la partnership creativa di Missy e Timbaland si è frammentata. Missy ha fatto un altro album, The Cookbook del 2005, che ad oggi non ha ancora seguito.
Oggi Missy Elliott è ampiamente riconosciuta come un genio pionieristico. I critici la amano. I fan la amano. Ha ricevuto un Vanguard Award. Ha rappato “Work It” con Katy Perry al Super Bowl Halftime Show. Under Construction si distinguerà sempre come un risultato speciale, un monumento alla gioia di fronte alla tristezza.