Musica
Rondo Da Sosa coinvolto in una sparatoria a San Siro?
Redazione | 18 gennaio 2022

Rondo Da Sosa sarebbe coinvolto in un sparatoria avvenuta a San Siro in cui è rimasto ferito un rapper egiziano di 26 anni del gruppo Refreel24K

Redazione


E’ di ieri la notizia pubblicata sul quotidiano La Repubblica che vedrebbe, protagonista il rapper Rondo Da Sosa. Secondo il quotidiano milanese sarebbe il “mandante della spedizione punitiva” conclusasi con una sparatoria in piazza Monte Falterona, nel quartiere San Siro a Milano, nel quale è rimasto ferito un egiziano di 26 anni lo scorso 8 gennaio.
Il rapper milanese sarebbe stato coinvolto per “questioni legate all’ottenimento di contratti musicali” con una major discografica.” La testata riporta una intercettazione telefonica, citata all’interno dell’ordinanza di custodia in carcere del gip milanese Chiara Valori, a carico di un pregiudicato per traffico di stupefacenti, tale Abdel Karim, in merito ad una una ‘faida’ tra gruppi di rapper e spacciatori.

Nelle intercettazioni viene fatto il nome di Rondo Da Sosa…

Al centro delle intercettazioni ci sarebbe ‘Kappa24K’, il vero nome è Islam Abdel Karim, un altro rapper, il quale – scrive il GIP – indica “il coinvolgimento di Testa nella sparatoria”, e fornirebbe dunque “una possibile chiave di lettura dell’accaduto”, facendo riferimento “alla possibilità che il mandante della spedizione punitiva sia un altro rapper milanese noto nell’ambiente come ‘Rondo da Sosa‘, per questioni legate all’ottenimento di contratti musicali”. Durante l’intercettazione avvenuta dal carcere Kappa24K avrebbe detto “quel figlio di p….. di Rondo? che è iniziato tutto per colpa sua (…) quella era un’esecuzione, una vera e propria esecuzione, m’hanno cercato di centrare più volte”.

Un pregiudicato di 51 anni sarebbe stato mandato da Rondo Da Sosa…

Lo sparatore Carlo Testa, 51 anni, ras di via Fleming, si sarebbe arrabbiato per alcune rime presenti in un brano di alcuni rapper emergenti del quartiere. «Testa calda come Carlo Testa/Non fare troppo il gangsta/finisci con tre buchi in testa» firmato da Kappa 24K – rapper 32enne di origini egiziane che fa parte del gruppo Refreel 24 K –  è stato visto da Carlo Testa – trafficante di droga vicino alla criminalità organizzata calabrese – come un dissing vero e propria e quindi – l’onta – andava ripulita con il sangue (quello di Kappa 24 K, ndr).

Negli atti viene ricostruita la dinamica sulla base di alcune testimonianze: “due gruppi di persone stavano litigando di fronte a un chiosco”. In uno dei due gruppi c’era Carlo Testa, finito in manette e ora in carcere, mentre l’altra fazione ”era composta da rapper della zona di San Siro. tra cui tale Islam che ha il nome d’arte ’24K”. Secondo le testimonianze riportate sugli atti, Carlo Testa sarebbe sceso da una macchina e avrebbe iniziato a sparare vari colpi ”ad altezza uomo a caso” e che nel frattempo anche Abdel Karim, si legge ancora, “sparava in aria per poi scappare”. Secondo un’altra testimonianza poco prima uno dei rapper nel corso di una videochiamata aveva detto: “venite qui, siamo in piazza Falterona, vi sparo in faccia”.

 

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