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Anna ha sventato un atto di cyberbullismo
Redazione | 14 aprile 2020


 

O almeno ha dato una grossa mano a risolvere una brutta storia finita bene. Questa la definizione sintetica dell’episodio di cyberbullismo accaduto nei giorni scorsi che ha visto coinvolto un ragazzino disabile incitato a spogliarsi in diretta Instagram.

A condurre l’atto di violenza, una ragazza; ad osservarlo, commentando con parole di scherno e insulti, un pubblico di una quarantina di persone. Finché la situazione è stata interrotta dai genitori del ragazzo che, allertati su cosa stesse accadendo da una telefonata, si sono precipitati nella stanza dove stava avvenendo l’aggressione —il fatto che le persone coinvolte non si trovassero fisicamente nello stesso luogo non cancella la natura violenta dell’atto.

Si sarebbe trattato dell’ennesimo episodio di bullismo virtuale rimasto celato e presto dimenticato, se non fosse che la giovane promessa Anna Pepe ha deciso di sfruttare la propria posizione di influencer per diffondere la notizia.

In un’accorata storia Instagram, la trapper ha espresso tutto il suo disappunto per quanto accaduto, imputando la responsabilità non soltanto alla ragazza che aveva “organizzato” l’evento (che pare si sia già macchiata ripetutamente di atti analoghi), ma anche al numeroso pubblico di sadici voyeur che sono rimasti a guardare.

“Sarebbe bastato che tutti abbandonassero la chat e tutto sarebbe finito” ha affermato Anna, mostrando con sorprendente maturità come un semplice gesto sarebbe stato sufficiente a lasciare disarmata l’aguzzina.

Una scelta consapevole, quella di Anna, di sfruttare i social per dare risonanza a una notizia importante, che suggerisce che dietro all’autrice di “Bando” ci sia una persona estremamente adulta e sensibile; tratti che sono emersi anche dalla nostra intervista alla rapper, pubblicata sull’ultimo numero di aprile di Zainet (puoi leggerlo gratuitamente QUI) la nostra rivista interamente realizzata dagli studenti delle superiori.

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