Siamo al penultimo giorno della “settimana santa” di Sanremo e non potevamo non fare una selezione dei 28 brani in gara alla 73^ edizione della kermesse della musica italiana, come sempre la più chiacchierata di ogni anno. Non lo nascondo: sono una super fan accanita del Festival e sono riuscita a contagiare con la mia passione anche la “famiglia spagnola”. Per non parlare della famiglia expat: il festival, anche qui a Barcellona, è un momento sacro a cui non si può rinunciare. Un po’ è anche un modo per evitare di sentirsi definitivamente lontani da casa, un po’ è per poter comprendere tutti i meme che questa settimana crea, genera e rende virali… altrimenti ci ritroviamo a sentirci tutti boomer prima del tempo! Prima di tuffarci nella selezione di canzoni sanremesi, permettetemi un momento internazionale (no, non sono i Black Eyed Peas ospiti), con Jason DeRulo e David Guetta che, evidentemente non hanno ricevuto la comunicazione che, questa settimana, il mercato musicale italiano è sanremocentrico e hanno lanciato "Saturday/Sunday" che sicuramente ci farà ballare nei mesi a venire.

Ma torniamo a noi, torniamo a ”Sanremo ventiventitré”, come dice Amadeus durante le dirette serali che ci accompagnano dalle 20:45 fino alle 2, orientativamente, in vere e proprie maratone televisive che sono più prove di resistenza che spettacolo, ormai.

Paola & Chiara "Furore" 

Che dire? Tremate: le regine degli anni Duemila sono tornate e non ce n’è per nessuno. La coreografia per il balletto di TikTok è già pronta da imparare e le due artiste continuano a dimostrare che, da loro, continua a esserci solo da imparare. Fossi nelle nuove leve della musica italiana, inizierei a prendere appunti, soprattutto per i look (anche se molto simili a quelli dei Cugini di Campagna, diamo a Cesare quel che è di Cesare!).

Madame "Il Bene nel Male"

A parte le voci di corridoio (già smentite) circa una presunta litigata tra Madame e Anna Oxa, la canzone di Madame è sicuramente il modo migliore per confermarsi dopo la prima partecipazione al festival di due anni fa. I look di queste serate sono stati un po’ diversi da quel che ci si aspettava dall’artista, ma le esibizioni sono state comunque decisamente più “tranquille” rispetto a quelle del 2021, in cui l’emozione era decisamente molto più evidente.

Marco Mengoni "Due"

Si dice che si tratti del vincitore annunciato di questa edizione (un po’ come quello che è successo lo scorso anno con la canzone di Mahmood e Blanco) e la standing ovation della terza serata di festival penso abbia parlato già abbastanza chiaro per tutti. Sul palco Mengoni è sempre capace di trasmettere l’emozione che prova e la canzone è decisamente perfetta per una vittoria. Scelte forse un po’ azzardate per i look (colpa o merito dello stesso stylist di Dua Lipa) che lo hanno reso protagonista di diversi meme online, ma appena inizia la canzone non si pensa più all’apparenza da Village People o da Ross di Friends con i famosi pantaloni di pelle.

Lazza "Cenere"

La curiosità era tanta e non è stata delusa: Lazza è riuscito a portare un pezzo che riesce ad arrivare, in maniera trasversale, a un pubblico estremamente eterogeneo che, probabilmente, prima di Sanremo neanche sapevano della sua esistenza e, forse, vedendolo salire sul palco durante la sua prima esibizione, hanno anche un po’ storto il naso. Eppure, a sorpresa, sta riuscendo a conquistare anche i più scettici, senza snaturare il suo genere o ricorrere a trucchetti “piacioni”: bravo! 

Mr Rain "Supereroi" 

A proposito di questa canzone si potrebbe parlare molto della scelta di portare un piccolo coro di bambini sul palco (per non rendersi conto che, la prima sera, una di loro stava piangendo per il mix di emozioni forti che stava provando, non so come non l’abbiano consolata in qualche modo già sul palco, santa pace), così come si potrebbe parlare molto anche del fatto che si tratta di una canzone molto simile, per molti versi, alle precedenti hit di Mr Rain. Ma, evidentemente, “squadra che vince non si cambia” e i risultati del televoto hanno parlato chiaro (lo confesso: è una delle mie favorite).

Ariete "Mare di guai"

Amadeus continua nella sua missione di ringiovanire il festival e renderlo più interessante possibile per le nuove generazioni: la scelta di far partecipare Ariete, idola dei giovanissimi, rientra sicuramente in questo suo progetto e, nonostante l’emozione evidente di stare su quel palco, l’artista ha dimostrato di essere pronta per una sfida del genere. La canzone, scritta da Calcutta, arriva a conquistare anche la generazione di Millennial che segue il festival, vincendo così una partita intergenerazionale.

Extra che non abbiamo inserito nella selezione per la puntata di Zai.Time ma che, parlando di autori importante delle canzoni in gara quest’anno, è doveroso citare: la canzone di Leo Gassmann, “Terzo Cuore” sembra una cover di una canzone dei Pinguini Tattici Nucleari, visto che l’autore è Riccardo Zanotti, frontman della band. (A proposito di PTN: la quota band quest’anno è stata degnamente rappresentata dai Colla Zio, decisamente da tenere sott’occhio!).

Extra bis che non ho inserito nella selezione per la puntata di Zai.Time perché non c’era sufficiente tempo (e dobbiamo lasciarci delle canzoni anche per le prossime puntate, insomma…) ma che mi ha fatto venire gli occhi lucidi davanti alla televisione: “Un bel viaggio” degli Articolo 31. Non sono riuscita a spiegare sufficientemente bene perché mi fossi commossa tanto vedendo quell’abbraccio finale tra J-Ax e DJ Jad, alla fine non ero così fan degli Articolo quando ero piccola… eppure le loro canzoni più famose sono comunque parte della colonna sonora della mia adolescenza e ci rimasi male alla notizia del loro scioglimento. Vederli così emozionati, così uniti però mi ha smosso qualcosa dentro, così come la canzone che parla dritta dritta a chi, ormai over 30, si ritrova a passare per molte delle situazioni di cui parlano nella canzone. Grazie, Articolo 31, bentornati, ci siete mancati.

Appuntamento al prossimo venerdì, con le prossime nuove uscite!