Era il lontano 1961, in Italia si compieva il Miracolo economico e tutto sembrava felice. A sconvolgere tutto, durante l'estate, ecco comparire una canzone che avrebbe cambiato il panorama della musica italiana per sempre: Legata a un granello di sabbia, il primo vero tormentone estivo della storia della musica italiana, una canzone di tale di successo da essere la prima a rimanere in classifica per ben 14 settimane! Dunque se ogni estate è accompagnata dalle ormai classiche canzoni a tema mare e vacanze, è merito, o colpa, di questo celebre brano. Scopriamone la storia.
Una romantica canzone...d'inverno!
Scritta dal cantautore e compositore Nico Fidenco, pseudonimo di Domenico Colarossi, scomparso il 19 novembre 2022 all'età di 89 anni, Legata a un granello di sabbia ha corso il rischio di non diventare il primo tormentone estivo, dato che, per assurdo, avrebbe dovuto essere rilasciata d’inverno! Il brano, infatti, era stato presentato alla commissione selezionatrice delle composizioni da ammettere al Festival di Sanremo del 1961, ma venne escluso dal Festival, gesto che ne decreterà la fortuna. Rimandato al mercato estivo, il brano conquistò rapidamente il favore del pubblico e, soprattutto, i frequentatori dei numerosi juke-box disseminati negli stabilimenti balneari della penisola. Come riportato dalla piattaforma Canzone Italiana, la canzone si apre con una brevissima frase degli archi, che introduce poi il suggestivo andamento della struttura ritmica della canzone, quasi di onda di mare calmo che si posa sulla battigia. Il tutto governato dalla sapiente mano di Luis Enrique Bacalov, futuro premio Oscar con le musiche de Il postino, che ne firmava l’arrangiamento, giocato su un delicato arpeggio di chitarra elettrica, su un coro molto presente e naturalmente sui violini. La canzone taglierà il traguardo del milione di copie vendute, Fidenco la inciderà anche in inglese (Little Grain Of Sand), e seguiranno numerosi i rifacimenti nel mondo: in Argentina dai Los Santos (Ligada a un granito de arena), in Francia da Bob Azzam (Un petit grain de sable) e in Brasile da Jerry Adriani (Tudo bem, eu quero). Anni dopo, la canzone di Fidenco otterrà nuova visibilità grazie alla partecipazione del cantante all'edizione 1968 di Canzonissima, e grazie al film Sapore di mare (1983) dei fratelli Vanzina, che riportò in auge notissimi esempi della musica pop italiana anni Sessanta, come Abbronzatissima (1963), Stessa spiaggia, stesso mare (1963) e tanti altri, tra cui anche Legata a un granello di sabbia.
Nico Fidenco - Legata a un granello di sabbia (Testo)
Mi vuoi lasciare, tu vuoi fuggire
ma sola al buio tu poi mi chiamerai.
Ti voglio cullare, cullare
posandoti su un'onda del mare, del mare
legandoti a un granello di sabbia
così tu nella nebbia più fuggir non potrai
e accanto a me tu resterai.
Ti voglio tenere, tenere
legata con un raggio di sole, di sole
così col tuo calore la nebbia svanirà
e il tuo cuore riscaldarsi potrà
e mai più freddo sentirai.
Ma tu, tu fuggirai
e nella notte ti perderai
e sola, sola
sola nel buio
mi chiamerai.
Ti voglio cullare, cullare
posandoti su un onda del mare, del mare
legandoti a un granello di sabbia
così tu nella nebbia più fuggir non potrai
e accanto a me tu resterai.
Ti voglio tenere, tenerelegata con un raggio di sole, di sole
così col suo calore la nebbia svanirà
e il tuo cuore riscaldarsi potrà
e mai più freddo sentirà.
Ma tu, tu fuggirai
e nella notte ti perderai
e sola, sola
sola nel buio
mi chiamerai.
Ti voglio cullare, cullare
posandoti su un onda del mare,del mare
legandoti a un granello di sabbia
così tu nella nebbia più fuggir non potrai
e accanto a me tu resterai,
ai iai iai iai,
ai iai iai iai iai.