Il rapper francese era già stato accusato nel 2020
Settimane difficili per i rapper: dopo il caso Diddy, la scorsa settimana una donna ha presentato denuncia per stupro nei confronti di Antoine Valentinelli, in arte Lomepal. Il rapper è stato interrogato nell’ambito di un’indagine preliminare a suo carico a Parigi ma la misura di fermo è stata revocata poco dopo. La denuncia risalirebbe a dicembre e sarebbe relativa a un fatto avvenuto nel 2018. Le indagini erano state avviate quattro anni fa dopo la presentazione di una prima denuncia da parte di una conoscente di Valentinelli, secondo la quale si era verificata una violenza da parte dell’artista nel 2017 a New York.
Convocato martedì 27 febbraio, il fenomeno del rap francese, 32 anni e 3 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, è stato posto sotto custodia cautelare a Parigi per un giorno. “Il nostro cliente non si esprimerà per il momento, perché desidera lasciare che la giustizia lavori serenamente”, hanno dichiarato i suoi avvocati, “È stato ascoltato a lungo, ha potuto rispondere in modo preciso e fornire elementi materiali determinanti”. “La qualificazione penale dei fatti contestati è ampiamente dibattuta”, hanno poi aggiunto, affermando che “lo sviluppo delle indagini permetterà di stabilire la sua innocenza”.
All’inizio di agosto, dopo che l’informazione dell’indagine era stata diffusa dalla stampa, Lomepal si era espresso sul suo account Instagram con un post: “Ho costretto qualcuno a fare qualcosa? No. Ci sono state cose illegali? No. E non lo permetterò mai”, aveva scritto. Le accuse gli erano costate un concerto al festival Le Cabaret Vert di Charleville-Mézières, che aveva annullato il suo spazio ritenendo che fosse necessario “un periodo di riflessione e silenzio”.