Il rapper si è detto pentito della strofa in “7 Minute Drill”
Questo weekend si è svolto come ogni anno in questo periodo il Dreamville Festival. Sul palco, oltre a Nicki Minaj, ScHoolboy Q, 50 Cent (che non si è lasciato scappare l’occasione di fare una battuta sul grande assente, Diddy), naturalmente anche J Cole, patrono e fondatore dell’evento. Prima di chiudere la sua performance con l’ultimo brano, il rapper di Fayetteville si è preso la briga di affrontare l’elefante nella stanza, ovvero la faida con Kendrick Lamar.
Per chi se lo fosse perso, il 22 marzo è uscita “Like That”, la sesta traccia del nuovo disco di Future e Metro Boomin, We Don’t Trust You, in collaborazione con Kendrick; in particolare in una barra di K Dot si riferisce al gruppo formato da lui, Drake e J Cole, i “big 3”, dissociandosi ed eleggendosi a unico “big”. Esattamente due settimane dopo, il 5 aprile, Cole pubblica a sorpresa Might Delete Later, il disco cui appartiene “7 Minute Drill”, pezzo in cui Cole ripercorre la carriera musicale di Kendrick criticandola aspramente.
Ieri sera Cole si è dichiarato pentito delle affermazioni contenuti nel brano, definendo il dissing con Kendrick come la cosa più patetica che abbia mai fatto. Sul palco del Dreamville ha ammesso “Sono davvero orgoglioso di questo progetto [MDL, ndr] tranne che per una parte”, confessando che “in fin dei conti, quando la ascolto e vedo la discussione, quella roba non sta bene col mio spirito”. Alla fine ha chiuso il discorso con un elogio a Kendrick, definendolo come uno dei più grandi rapper di sempre e invitando il pubblico ad esprimere ammirazione, “Dreamville, amate Kendrick Lamar, giusto? Come me!”.
Infine, Cole ha annunciato che “7 Minute Drill” verrà rimossa dalle piattaforme di streaming. Un’azione radicale, ma tutto sommato coerente con quanto espresso dal rapper.