Baby Gang è stato arrestato per violazione dei domiciliari, ma gli scatti incriminanti sarebbero stati regolarmente autorizzati
“Come minimo lo buttano dentro per sta foto qua”. Il commento sotto gli scatti postati la scorsa settimana sul profilo di Baby Gang sembra aver portato male. Infatti il rapper è stato arrestato ieri sera, di nuovo, proprio per quelle foto. L’accusa è violazione degli arresti domiciliari. In particolare, Zaccaria avrebbe “comunicato con un numero indeterminato di soggetti, pubblicando fotografie si Instagram, ove viene ritratto mentre impugna una pistola che punta verso l’obiettivo, ostentando il braccialetto elettronico”, fotografie che indicano un “pericolo concreto ed attuale di reiterazione di reati analoghi a quelli” di cui è imputato.
Gli scatti in questione sono effettivamente stati pubblicati su Instagram la scorsa settimana per promuovere l’uscita del nuovo disco di Baby, L’Angelo del Male, uscito venerdì. Per la difesa, però, sono stati realizzati nei giorni di permesso richiesti a questo fine e autorizzati dalla Corte d’Appello. “La superficialità di questa motivazione lascia sbalorditi” ha infatti commentato l’avvocato di Zaccaria, annunciando che “faremo appello al Tribunale del Riesame”.
Rispetto alla decisione della Corte non si è espresso solo il legale del rapper, ma anche il team che ne gestisce i social: è proprio a partire dal post condiviso ieri sera dall’equipe con l’annuncio dell’arresto che si è diffusa la notizia. Nel post anche un’ipotesi sulle ragioni del provvedimento: “È tutto talmente assurdo che siamo costretti a pensare che si tratti di una scelta precisa, quella di silenziare un artista scomodo in un momento di massima visibilità”. Una sorta di censura dunque, secondo il team di Baby Gang. Intanto comunque L’Angelo del Male è stato pubblicato e, se il suo autore ha inserito messaggi “scomodi” al suo interno, ormai è tardi per provare a silenziarli.