Bello Figo, personalità di internet e rapper parodistico, ha firmato un contratto con Warner Music Italy
Buona notizia per Bello Figo: l’autore di “Pasta con tonno” può finalmente affermare di essere un musicista a tutti gli effetti. La prova, per chi fosse scettico, sta nel contratto appena firmato con Warner Music Italy, la stessa etichetta di Ghali, Baby Gang e Capo Plaza per intenderci. La notizia deriva da un post pubblicato qualche ora fa sulla pagina Instagram ufficiale di Warner in cui è comparsa la foto dell’artista con la didascalia “Diamo il benvenuto a Bello Figo che entra a far parte della famiglia di Warner Music Italy!”.
L’invito caloroso della Major però non ha convinto tutto il pubblico, infatti la maggior parte dei commenti si interroga sulla legittimità dell’accordo, dal momento che la musica di Bello Figo è sempre stata considerata ironica, se non proprio scadente. Sicuramente il rapper ha sempre giocato sul tono scanzonato dei suoi brani, a metà tra il trash e il parodistico, investendo tutto sull’autenticità del suo prodotto che, proprio perché non studiato a tavolino ma generato istintivamente, non è mai stato contraddistinto da una particolare cura estetica o contenutistica.
Negli anni però l’obiettivo di Figo sembra essersi evoluto e, dalla mera volontà di fare rumore degli inizi, pare che l’intenzione di produrre musica più seria abbia cominciato a essere sempre più definita. L’ultimo album, Prima ero in Africa, uscito esattamente un anno fa, rappresenta un tentativo, per quanto goffo, di aprirsi al mondo della musica “vera” senza abbandonare il marchio stilistico dell’ironia e della leggerezza, accostando tracce come “24h”, ancora decisamente legata al registro stilistico delle scatolette ittiche, a “Nel mio Paese non cera” [sic] che trasmettono la volontà di affrontare anche tematiche piuttosto serie.
Non è da escludere che il contratto con Warner sia per Paul Yeboah l’occasione di lasciarsi alle spalle il personaggio di Bello Figo e di diventare finalmente un musicista. O magari il contrario, cioè proseguire la strada per il milione con tormentoni cacofonici e un po’ sgrammaticati. In fondo, nonostante tutte le critiche, con un fan come Guè Pequeno può decidere di fare ciò che vuole, affrontando a testa alta il duro mondo dell’industria musicale.