Martedì Nicki è intervenuta su Stationhead per commentare il suo arresto avvenuto all’aeroporto di Amsterdam sabato scorso. La rap queen è stata trattenuta per possesso di sostanze stupefacenti, apparentemente rinvenute nel suo bagaglio. “Non poter andare a Manchester, non so quando è stata l’ultima volta che mi sono sentita così giù” ha ammesso, riferendosi alla data del Pink Friday 2 World Tour che ha dovuto cancellare a causa dell’arresto, “Non solo questo, ma sapere che qualcosa viene fatto apposta contro di te semplicemente perché sei una fiera appartenente a un’altra razza… Il trattamento è stato semplicemente disgustoso e non lo augurerei a nessuno”.

Secondo Nicki, infatti, l’arresto sarebbe stato influenzato da questioni razziali e la cannabis rinvenuta sarebbe appartenuta ai suoi bodyguard. Minaj è stata portata via per sospetta esportazione di sostanze, ma alla fine se l’è cavata con una piccola multa: 350 euro e Nicki era già fuori dalla questura. Oltre ad aver filmato e condiviso in diretta su Instagram il suo arresto, la rapper ha poi suggerito che alla base dell’episodio ci sarebbe un tentativo di sabotare il suo tour da parte di qualche pezzo grosso.

In effetti diverse persone nel mondo dell’intrattenimento e in particolare nell’universo hiphop sarebbero felici di vedere fallire l’avversaria: non solo la sua acerrima rivale Cardi B, ma anche la più recentemente acquisita nemica Megan Thee Stallion, con la quale quest’inverno c’è stata una sorta di dissing scatenato più che altro da Nicki ma vinto da Meg. In ogni caso è piuttosto improbabile che le colleghe, per quanto inferocite, di Minaj stiano effettivamente sabotando il suo tour. Piuttosto, sembra che la stessa Nicki sia quella che sta facendo più danni al suo Pink Friday 2 Tour: infatti, dopo la tappa di Manchester, l’artista ha cancellato anche la seconda data di Amsterdam prevista per il 2 giugno. A quanto pare passerà un bel po’ di tempo prima che Nicki ritorni nei Paesi Bassi.