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Niente più condanna a morte per Toomaj Salehi, la “voce dell’Iran” non tacerà
Redazione | 26 giugno 2024

La Corte Suprema dell’Iran ha annullato la sentenza del Tribunale Rivoluzionario Islamico

Toomaj Salehi non morirà per mano di Isfahan. La condanna a morte del rapper iraniano è stata annullata la scorsa settimana dalla Corte Suprema dell’Iran. La notizia è stata riportata venerdì dall’avvocato di Salehi, Amir Raesian, con un post su X.

“Come previsto, la Corte Suprema ha evitato un errore giudiziario irreparabile”, ha scritto Raesian, “La condanna a morte è stata annullata e, sulla base della decisione d’appello della 39a sezione della Corte Suprema, il caso sarà rinviato alla sezione parallela per una nuova valutazione”. Inoltre la Corte ha considerato eccessiva la precedente condanna a 6 anni e 3 mesi di detenzione.

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Ad aprile Toomaj era stato condannato a morte per “corruzione sulla Terra”, un reato gravissimo per il Tribunale Rivoluzionario Islamico di Isfahan. Nei suoi testi rap ha raccontato la situazione del suo Paese senza risparmiare le critiche al regime, restituendo la parola a chi era stato fatto tacere, tanto da essere soprannominato “voce dell’Iran”.

Il suo primo arresto era avvenuto nel contesto delle proteste del 2022 per la morte di Mahsa Amini, dopo che ad ottobre aveva pubblicato un brano che incoraggiava a protestare contro l’episodio. Nel 2023 la Corte Suprema Iraniana l’aveva condannato a sei anni e tre mesi di reclusione; inizialmente la sentenza aveva previsto la pena capitale.

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