Il rapper di Lecco è stato rilasciato ieri pomeriggio dal carcere di Busto Arsizio
Baby Gang è un uomo libero. O quasi, dato che in realtà è agli arresti domiciliari, ma comunque ha finalmente addio alla sua cella ieri poco dopo le 12:30. Ad aspettarlo fuori dal carcere di Busto Arsizio c’era un amico e la sua lamborghini arancione, con la quale ha sfrecciato lontano da quel luogo infausto.
Prima di andarsene, però, ha rimarcato la sua opinione, già espressa in varie circostanze: “La legge italiana non funziona un ca**o”. In effetti, almeno in questo caso, Zaccaria non ha tutti i torti. Incarcerato a fine aprile, dopo oltre due mesi in cella la Giustizia si è resa conto di aver commesso un errore.
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Infatti Baby era “stato autorizzato dalla stessa Corte e dal Tribunale prima a derogare sia all’obbligo di permanenza al domicilio e al divieto di comunicare con soggetti terzi”, secondo quanto hanno dichiarato i giudici del tribunale della Libertà. Condizione che i giudici della Corte d’Appello non avevano evidentemente considerato.
Non si può quindi biasimare il suo commento seccato, considerando che quei due mesi di vita non glieli restituirà nessuno. Se non altro, può gioire per l’assoluzione da un caso di rapina per il quale era stato condannato in primo grado a 4 anni e 10 mesi: come ha dimostrato il suo avvocato, infatti, quando era stato commesso il reato Zaccaria si trovava altrove.