Diddygate, il processo inizierà entro un anno: la proposta del giudice

Ieri Sean Combs è comparso davanti al giudice Amit Subramanian per aggiornamenti riguardo al suo processo. Subramanian, che con molta probabilità presiederà il processo per l’intero suo corso, ha proposto due possibili date per l’inizio del dibattimento.

Entrambe le parti hanno concordato la data del 5 maggio, invece di aprile, in modo da avere il tempo necessario per esaminare tutte le prove e preparare il lavoro. Inoltre, l’accusa ha respinto la mozione della difesa secondo cui alla base delle incriminazioni di Puff ci sarebbero ragioni razziali.

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Tra l’altro, i pubblici ministeri hanno suggerito che, essendo le indagini ancora in corso, da qui a maggio potrebbero aggiungersi ulteriori accuse. La prossima udienza è fissata al 18 dicembre e da adesso in poi non verranno più rilasciate dichiarazioni ai media, secondo una decisione comune -il giudice non ha imposto il silenzio.

Mercoledì il team legale del magnate ha depositato una mozione per un’udienza probatoria presso la Corte del Distretto Meridionale di New York, accusando il governo federale di aver ostacolato il diritto di Combs a un processo equo facendo deliberatamente trapelare il video del pestaggio di Cassie Ventura. L’accusa ha negato.

Diddy è accusato di traffico sessuale, favoreggiamento della prostituzione e racket. Rischia da 15 anni all’ergastolo. Non solo, ma oltre alla dozzina di denunce susseguitesi per quasi un anno da novembre 2023, ormai sono centinaia le cause intentate contro di lui raccolte dallo studio legale Buzbee, che dopo aver indetto una conferenza stampa in cui invitava a denunciare, ha ricevuto oltre 12 mila chiamate in sole 24 ore.