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Processo YSL RICO, sfiorato l’annullamento per l’ennesimo errore
Redazione | 24 ottobre 2024

Il giudice del caso YSL RICO ha constatato l’immensità del repertorio di prove

Photo Credits: HotSpotTatl

L’ennesimo errore nel caso YSL RICO ha rischiato di portare all’annullamento del processo. Ieri un testimone avrebbe letto una parte di un post presentato come prova che avrebbe dovuto essere oscurata. La giudice Whitaker ha attribuito l’errore alla mole di prove in mano all’accusa e ha rifiutato di annullare il processo “per pregiudizio”, come richiesto più volte dalla difesa.

“Mi dispiace che abbiate questo gigantesco, immenso, universo di prove che, forse, se fosse ridotto, non vi porterebbe a commettere questo tipo di errori”, ha dichiarato Whitaker, “Ma credo che questo sia stato un errore. Pertanto, respingerò la mozione per un annullamento del processo con pregiudizio… vorreste un annullamento del processo senza prove?” ha poi ironizzato amaramente, rivolgendosi alla difesa.

Effettivamente Brian Steel e il resto del team legale di Young Thug hanno presentato finora ben 45 mozioni per ottenere un “mistrial”, un annullamento del processo per errori giudiziari -volontari o meno. Nel caso di ieri, la parte incriminata del post sarebbe stata una didascalia contenente l’hashtag “Free Qua” (Quamarvious Nichols o Marquavius Huey, altri imputati), non visibile sugli schermi ma letta ad alta voce dal testimone Slimelife Shawty dal momento che non era stata cancellata sul documento che stava leggendo. La questione sta nel fatto che la giuria non dovrebbe essere a conoscenza di un’eventuale precedente detenzione degli imputati in modo da non avere pregiudizi.

La giudice ha ribadito che nonostante l’errore non aveva intenzione di considerare l’annullamento del processo, poiché si rifiutava di credere che l’accusa stesse commettendo appositamente errori per raggiungere il mistrial e poter ricominciare da capo la strategia di attacco, come avrebbe insinuato la difesa all’interno delle varie mozioni.

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Meno di un mese fa la giudice aveva ceduto a un momento di sconforto per la presentazione dell’ennesima mozione di annullamento da parte della difesa: aveva redarguito severamente il procuratore e aveva stabilito qualche minuto di pausa, uscendo dall’aula.

La scorsa settimana, invece, il testimone Antonio Sledge aka Mounk Tounk, ha ritirato i termini del suo accordo e ha dichiarato di non ricordare nessuno dei presunti “riconoscimenti fattuali” riguardanti YSL e l’omicidio di Donovan “Nut” Thomas, che aveva precedentemente accettato di discutere durante la sua testimonianza. Di conseguenza, rischia cinque anni di carcere.

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