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Il team di Diddy smentisce: Jamie Foxx non l’ha infamato
Redazione | 28 ottobre 2024

Diddy era stato accusato da due testimoni di aver avvelenato Jamie Foxx che l’avrebbe denunciato all’FBI

Photo Credits: Reckless Dream Photography

Falso allarme: Diddy non ha avvelenato nessuno. O comunque non Jamie Foxx, il quale non l’ha denunciato ai federali. Questa è la versione del team legale del magnate dopo la notizia per cui l’attore si sarebbe rivolto alle autorità dopo essere finito in coma, avvelenato da Diddy. Sarebbero false quindi le testimonianze di un produttore e un bodyguard -oppure si sarebbe trattato di una battuta infelice.

All’inizio del mese si sono svolte ad Atlanta le riprese per What Had Happened Was, il prossimo speciale Netflix di Foxx. Durante la registrazione dello spettacolo, secondo l’attore Dennis L.A. White, che era presente, Foxx avrebbe citato Diddy ma solo in senso ironico, senza accusarlo o fare riferimento all’FBI. Questa interpretazione è in contrasto con quella del videografo e produttore Choke No Joke e con il bodyguard dei VIP Big Homie .CC: infatti entrambi hanno testimoniato di aver saputo che il problema di salute di aprile 2023 di Jamie, rimasto in coma, fosse dovuto a un avvelenamento e che successivamente Foxx si fosse rivolto alle autorità denunciando il magnate per l’accaduto.

Naturalmente i legali di Diddy non concordano sulla versione di No Joke e Homie, e anzi hanno dichiarato di considerare le accuse “stravaganti, ridicole e infondate”. Lo stesso Foxx, attraverso i suoi avvocati, ha negato tutto. White ha confermato questa versione, scherzando: “La gente continua a chiedermi se Diddy fosse responsabile. Non lo era. Se lo fosse stato, a quest’ora sarei morto”.

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A proposito di Diddy e FBI, fin dall’arresto di Puff una linea di difesa è stata l’accusa rivolta ai federali di aver stretto un accordo con la stampa per diffondere false informazioni che potrebbero pregiudicare il suo diritto a un processo equo -incluso il video dell’aggressione a Cassie Ventura. Le forze dell’ordine hanno già negato, ma la difesa continua a insistere.

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