Justin Johnson, condannato per l’omicidio di Young Dolph, ha subìto una condanna aggiuntiva
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Justin Johnson, uno degli assassini di Young Dolph, è stato condannato di nuovo. Dopo la sentenza di fine settembre che aveva stabilito l’ergastolo per omicidio di primo grado, venerdì scorso il giudice Jennifer Mitchell ha aggiunto 35 anni per cospirazione atta a commettere un omicidio e 15 anni per possesso di un’arma da fuoco da parte di un criminale condannato.
Queste pene saranno scontate contemporaneamente, ma i 35 anni inizieranno solo dopo l’ergastolo. La decisone serve a evitare che, semmai l’ergastolo verrà commutato in libertà condizionata o verrà annullato, Johnson non sarà comunque a piede libero. Una misura preventiva utile a garantire la giustizia alla famiglia di Young Dolph.
L’imputato aveva appena presentato una mozione per un nuovo processo. “Il verdetto riguardo alle accuse di condanna era contrario al peso e alla sufficienza delle prove”, ha dichiarato il suo avvocato, “e le prove erano insufficienti per portare un giudice razionale a concludere che il signor Johnson fosse colpevole oltre ogni ragionevole dubbio. Il tribunale ha commesso un errore ammettendo fotografie raccapriccianti del corpo della vittima sulla scena del crimine e negando le ripetute richieste di Johnson di sedersi al tavolo della difesa”.
Secondo il legale, “l’effetto cumulativo di molteplici errori durante il processo giustifica la concessione di un nuovo processo per il signor Johnson”. Justin era stato dichiarato colpevole e condannato dopo sole quattro ore di deliberazione della giuria. Si era sempre dichiarato innocente ma la giuria è stata convinta dai filmati di sorveglianza presentati in aula, nei quali si lo si vedeva chiaramente nei momenti precedenti e successivi alla sparatoria. Non solo, ma a testimoniare contro Justin ha partecipato suo fratello, Jemarcus, accusato di complicità nella fuga degli imputati.
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Jemarcus ha confermato la versione di Cornelius Smith, il primo sospettato a parlare e a essersi dichiarato colpevole, oltre ad aver ammesso di aver ottenuto del denaro da Big Jook, il fratello di Yo Gotti, per eseguire l’omicidio -ma solo 800 dollari dei 40 mila promessi.