In un post Young Thug ha attaccato Gunna, ma poi l’ha cancellato
“Gunna stop acting like we friends on the internet, I don’t know u my guy”. È con questa frase che Young Thug ha stroncato Gunna. Non ti conosco, non siamo amici, smettila di fingere che sia così. Ci mancava solo anche chiudesse con “brutto infame”, ma tanto è quello che si è immaginato chiunque leggendo il tweet.
Perché Young Thug abbia scelto di aspettare sabato per delegare al post su X tutto il suo risentimento, invece di esprimersi prima e in modo più chiaro, fa parte dei misteri della vita. Così come la decisone di cancellare il post poco dopo averlo condiviso, dando giusto il tempo ai mille occhi di Akademiks di fare lo screenshot e pubblicare a sua volta un post a commento del tweet in cui scrive “Ve l’avevo detto”.
È vero, Ak ce l’aveva detto, ma non è mica l’unico ad averlo fatto. Negli ultimi anni, specificamente da quando aveva patteggiato il 14 dicembre 2022, gli insulti a Gunna del tipo “rat!” o “snitch!” si sono sprecati e metà del rap game USA aveva preso le distanze da lui, improvviso lebbroso. Eppure i conti non tornano: durante il processo YSL lo stesso Jeffrey Williams Sr., il padre di Thug, si è speso a difendere Wunna, il quale a sua volta ha testimoniato in favore di Young Thug. Non solo, ma Brian Steel, l’avvocato di Thugger, ha chiesto esplicitamente al giudice di permettergli di collaborare con Gunna, nonostante gli siano vietati i contatti con i membri della YSL.
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Infine, il fatto che poco dopo la sua pubblicazione il tweet sia stato cancellato, potrebbe significare che qualche smanettone di computer in cerca dei suoi 15 minuti di fama abbia voluto cavalcare l’onda della tanto vociferata faida tra i due artisti hackerando il profilo X di Young Thug. O forse bisogna seguire la filosofia del rasoio di Occam, e fidarsi della soluzione più semplice: anche Thug, e soprattutto lui, ce l’ha a morte con Gunna e lo considera un infame.