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A Chris Brown non è piaciuto il documentario su di lui: denunciata Warner Bros
Redazione | 23 gennaio 2025

Brown ha citato in giudizio la casa cinematografica per diffamazione

Photo Credits: Pelpa Time Production

Chris Brown ha annunciato di fare causa a Warner Bros – Discovery per diffamazione. Alla base della denuncia ci sarebbe il documentario della Warner Chris Brown: A History of Violence nel quale il cantante è accusato di aggressione sessuale.

Ieri Brown ha condiviso su Instagram un comunicato stampa con la notizia: “Nonostante sia stata informata della narrativa falsa e fuorviante che accusa il signor Brown di atti orribili, tra cui aggressione sessuale e alterazione di prove —accuse che sono state smentite in tribunale e respinte come infondate— i convenuti hanno pubblicato il documentario il 27 ottobre 2024 senza alcun riguardo per il signor Brown, dando priorità ai profitti rispetto all’integrità giornalistica”, si legge nel comunicato.

“In tal modo, hanno sensazionalizzato accuse smentite per aumentare il pubblico e le entrate, danneggiando in modo sconsiderato la reputazione del signor Brown e diffondendo informazioni false al pubblico. Per essere chiari, il signor Brown non è mai stato ritenuto colpevole di alcun crimine sessuale”. Brown chiede anche un risarcimento di 500 milioni.

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In particolare, nella causa di Brown si fa riferimento alle accuse mosse da Chantel Daisia Frank, riprese nel documentario: la donna aveva denunciato Chris nel 2022, ma la causa era stata archiviata. Frank sosteneva di essere stata aggredita da Brown durante una festa sullo yacht di Diddy nel 2021. La causa era stata archiviata senza pregiudizio, il che significa che oggi può essere ripresentata.

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