L’ex fidanzata di YNW Melly non ha mai testimoniato a processe sebbene fosse tenuta a farlo
L’ex fidanzata di YNW Melly Mariah Hamilton è stata arrestata a Miami lo scorso 27 gennaio. Due giorni dopo è stata trasferita in un carcere della contea di Broward. Benché le accuse specifiche a suo carico non siano ancora state formalizzate, è probabile che l’arresto sia legato alla sua mancata testimonianza al processo di Melly.
Hamilton è stata inizialmente arrestata da agenti federali all’Aeroporto Internazionale di Miami lunedì 27 gennaio ed è stata trasferita a Broward mercoledì 29, un anno e mezzo dopo non essersi presentata a testimoniare al processo per omicidio di Melly. Il rapper, infatti, è accusato di duplice omicidio di primo grado e rischia la pena di morte. Si trova in carcere dal febbraio 2019 per una sparatoria avvenuta il 26 ottobre 2018 in cui avevano perso la vita due membri della sua crew.
Hamilton era la fidanzata di Melly nel 2018 ed era stata convocata per testimoniare al suo primo processo nel 2023, secondo i registri del tribunale. “I pubblici ministeri hanno scritto in un deposito giudiziario del 2022”, si legge nei documenti, “Mariah Hamilton è un testimone chiave nel processo contro Jamell Demons [aka YNW Melly, ndr], accusato di omicidio di primo grado. La testimonianza di Mariah Hamilton è di vitale importanza per il caso e non può essere ottenuta da nessun altro testimone disponibile.” Ma la ragazza non ha mai testimoniato al processo, che si è concluso con un annullamento a luglio 2023.
Potrebbe interessarti anche L’avvocato di YNW Melly sotto indagine, ma tutti parlano dei suoi capelli
Dopo l’annullamento, nell’ottobre del 2023, YNW Melly e il suo presunto complice negli omicidi, Cortlen Henry, sono stati accusati di manipolazione dei testimoni, dopo che i pubblici ministeri avevano dichiarato che i due avessero fatto in modo che un testimone chiave non si presentasse. Melly attualmente si trova ancora in carcere in attesa del nuovo processo, previsto per settembre. Il rapper è comparso in aula all’inizio dell’anno per cercare di ottenere la sua liberazione dal carcere in attesa del nuovo processo. Il suo team legale, infatti, sostiene che i suoi diritti costituzionali siano stati violati durante la detenzione.
