Ye ha annunciato la sua nuova diagnosi durante un’intervista
Non bipolare ma autistico. Ye ha confessato la sua nuova diagnosi in un’intervista a The Download, il podcast di Justin Laboy. Non è mai stato bipolare, quindi, ma solo neurodivergente. Questo spiega i commenti antisemiti, i comportamenti abusanti sul lavoro e la sua relazione delirante con Bianca Censori. O no?
L’autismo è una condizione riconosciuta dal DSM-5-TR, la “Bibbia” della psichiatria americana nella sua versione più recente. Ufficialmente definita “Disturbo dello Spettro Autistico”, la condizione rientra tra i disturbi del neurosviluppo e tra i criteri diagnostici ci sono “deficit persistenti nella comunicazione sociale e nell’interazione sociale in diversi contesti”, “modelli di comportamento, interessi o attività ristretti e ripetitivi” e “un significativo deterioramento clinico nelle aree sociali, lavorative o in altre aree importanti” causato dai sintomi.
L’autismo quindi esiste ed è anche abbastanza riconoscibile. Tuttavia, al giorno d’oggi sembra anche la scusa preferita da un profilo molto preciso di individuo: straricco, molto famoso, simpatizzante di Trump. Dopo l’exploit di Elon Musk alla cerimonia di insediamento del magnate, infatti, molte testate hanno collegato il gesto alla sua presunta neurodivergenza, interpretandolo come goffaggine. Da questa prospettiva, allora, Ye è sicuramente nello spettro ed è la sua goffaggine comunicativa ad aver scaturito affermazioni come “I see good things about Hitler, also. Every human being has something of value […], especially Hitler” e “We gotta stop dissing the Nazis all the time”.
Parlando con Laboy, Ye ha raccontato di essere stato consigliato da Bianca, la quale avrebbe insistito per ottenere una diagnosi diversa dal bipolarismo del marito. “L’autismo ti porta a qualcosa di simile a Rain Man”, ha ammesso Ye, “Indosserò questo cappellino di Trump perché in generale mi piace Trump. E poi, quando la gente ti dice di non farlo, ti fissi su quel punto. E questo è il mio problema”. Poi ha aggiunto: “Quando i fan mi dicono di fare il mio album in un certo modo, io lo faccio in modo opposto”.
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In effetti esiste un disturbo che ti porta a fare l’opposto di quello che ti viene chiesto. Si chiama “disturbo oppositivo provocatorio” e di solito riguarda bambini e adolescenti. Forse Ye è un eterno Peter Pan. Oppure dovrebbe scegliere meglio i suoi psichiatri. Comunque sia, finché la medicalizzazione di massa continuerà a deresponsabilizzare certe categorie (come i mariti violenti o i neonazisti, ad esempio), Kanye potrà continuare indisturbato a pubblicare tweet filohitleriani e a portare agli eventi pubblici la moglie nuda. In fondo, è quello che fanno tutti gli autistici.
