Emis se l’è presa con chi condanna l’uso dell’autotune
“Un saluto a Emis Killa che si è ritirato e sarebbe stato il 30esimo cantante in gara”. Così Carlo Conti ha liquidato la questione Emis Killa a Sanremo, dove avrebbe dovuto partecipare con il brano “Demoni” prima di ritirarsi dopo la diffusione della notizia del suo coinvolgimento nell’indagine Doppia Curva.
All’inizio Emis sembrava averla presa con filosofia. Aveva dichiarato nelle stories l’importanza “che l’indagine faccia il suo corso e la magistratura possa lavorare in serenità senza polemiche o pressioni e circhi mediatici”, aggiungendo stoicamente “Dopo 15 anni di carriera ero felice di affrontare il mio primo Sanremo. Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare”.
Adesso Sanremo è cominciato ed Emis è tornato su Instagram, ma questa volta il tono è stato diverso. Il rapper infatti ieri sera ha utilizzato le stories come supporto per un lungo sfogo contro tutti coloro che se la prendono con l’uso dell’autotune. “Artisti con migliaia di fan ai concerti e anni di gavetta che vengono messi in dubbio da mr. ‘volevo fare l’artista ma non mi si in***a nessuno’ su internet”, comincia la prima storia, “Ma che mondo è? Ma perché sui palchi non ci siete voi che parlate? Tanto è facile oh, C’È L’AUTOTUNE!”.
Lo sfogo di Emis prosegue appassionato: “Chiariamo una cosa, una volta per tutte e che valga per chiunque. Sta moda di denigrare ogni rapper moderno con la solita cantilena del “”eh senza autotune andavano a zappare'” ha stancato, per parafrasare le sue parole.”Ormai vi mettete tutti in bocca parole che manco vi competono, l’autotune non sapete nemmeno cos’è, come funziona e quale utilizzo ne fanno gli artisti”.
La crociata pro autotune continua: “Il punto è che siamo nel 2025 e l’autotune assieme a una serie infinita di plug-in (oh scusate vero che non capite [niente], diciamo “accessori”) fa parte dell’era odierna della musica, rap/urban o quel che sia. Mi sanguinano gli occhi ogni volta che leggo ‘geppino falegname di paese’ che lascia pareri sotto al post dell’ennesimo […] musicista fallito che si è improvvisato ‘critico musicale’ e plasma l’opinione pubblica con terminologie fuorvianti e finta esperienza.”
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“E sia chiaro, sto sfogo non è per difendere “me”. Mi è uscito a seguito di una cosa che ho visto nelle storie di una mia collega, che stimo e rispetto molto, messa in dubbio dall’ennesimo turista di sto ambiente solo perché le ha crashato il tune in live”, prosegue Emis, poi conclude, “Ogni volta che cagano sulla musica e sull’arte nascondendosi dietro a ste scaramucce da invidiosi toccano tutti, non solo il malcapitato di turno. E a me questo non sta bene”. Le storie sono state cancellate al mattino. Emis sembra davvero volersi ergere a paladino dell’autotune, ma sarà solo quello o ci sarà un po’ di rabbia repressa per la questione Sanremo?