Il caso dell’omicidio di Pop Smoke si è ufficialmente chiuso venerdì
Il caso dell’omicidio di Pop Smoke è ufficialmente chiuso. Venerdì 21 febbraio, Corey Walker, l’unico maggiorenne tra i quattro arrestati per l’omicidio del rapper di Brooklyn, è comparso in tribunale per la sentenza finale.
Dopo aver ammesso la colpevolezza per omicidio volontario, Walker ha ricevuto una condanna a 29 anni di carcere. Ma prima che il giudice pronunciasse il verdetto, il reo confesso assassino di Pop Smoke ha preso la parola per scusarsi pubblicamente. Nel suo discorso in aula, Walker ha voluto rivolgersi alla famiglia di Pop Smoke anche se nessuno dei suoi parenti era presente in tribunale. “Anche se oggi la famiglia Jackson non è qui”, ha cominciato, “voglio scusarmi sinceramente per le mie azioni imperdonabili. Non c’è nessuna scusa che possa compensare la perdita di una vita”.
Walker ha poi parlato anche del peso che questa vicenda ha avuto sulla sua famiglia e sulla sua comunità: “Voglio cogliere questa opportunità per chiedere scusa anche alla mia famiglia, per il dolore e l’imbarazzo che hanno dovuto sopportare negli ultimi cinque anni. E anche alla mia comunità”. Infine, ha assicurato che userà la detenzione per cambiare vita: “Oggi mi assumo la responsabilità per il mio ruolo terribile in questi crimini. Mentre inizio il mio percorso di riabilitazione, vi assicuro che mi terrò lontano da comportamenti negativi”.
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L’omicidio di Pop Smoke è avvenuto nella notte del 19 febbraio 2020, durante una rapina in una casa affittata a Hollywood Hills, California. Walker era l’unico adulto del gruppo che ha partecipato al crimine.
Gli altri tre colpevoli sono stati processati come minorenni, compreso il killer, che aveva solo 15 anni al momento dello sparo. Il “triggerman” è stato condannato a 50 anni di carcere sebbene, secondo la legge della California, il massimo che un detenuto minorenne può scontare in un istituto giovanile sia fino ai 25 anni. Il secondo imputato, anche lui un teenager, si è dichiarato colpevole di omicidio volontario e rapina nell’aprile 2023. Il terzo minorenne ha già concluso il suo processo ed è stato inviato in una struttura di detenzione post-condanna.