Emis Killa ha due società di successo, ma in passato ha avuto anche un grande fallimento
Alla fine il ritiro da Sanremo non è stato una vera e propria ritirata. Emis infatti già da anni sta puntando oltre la sola carriera musicale, e l’anno scorso aveva completamente riorganizzato i suoi affari. A giugno 2024, infatti, aveva dato vita alla Nemesi Srl, una holding con cui controllare le sue società, muovendosi con una strategia chiara: gestire al meglio gli incassi della musica e investire in nuove aree. Ma non è sempre stato un grande imprenditore…
Attualmente le aziende sotto il suo controllo sono due: la Lullaby Srl, che gestisce i proventi della sua attività musicale e che dal 2020 è il fulcro economico della sua carriera, e la neonata LDG Entertainment Srl, un’agenzia di pubbliche relazioni e comunicazione fondata in collaborazione con Gaetano Puglisi, manager di Eros Ramazzotti.
I numeri dicono che la sua attività musicale sta reggendo bene. L’ultimo bilancio della Lullaby ha chiuso con un fatturato di 114mila euro, in leggera crescita rispetto all’anno precedente, con utili netti di 54mila euro. Soldi che Emis ha deciso di non toccare, lasciandoli in azienda come riserva straordinaria. A fine 2023 in cassa c’erano liquidità per 80mila euro, un segnale di stabilità economica, ma anche la prova che la sola musica non basta più.
Ecco perché la sua espansione nel settore delle PR ha attirato molta attenzione, soprattutto perché il rapper non è solo in questo nuovo viaggio. Oltre a Puglisi, con lui c’è anche Mohamed Helmy, storico amico d’infanzia noto come “Moh Curva Sud”, che si è unito come socio della LDG Entertainment. La società si occupa di gestione dell’immagine e comunicazione per artisti, sportivi e influencer, e potrebbe rivelarsi un affare decisamente più redditizio della sua precedente esperienza nel settore.
Già, perché questa non è la prima volta che Emis Killa prova a diversificare il suo business. Nel 2020 aveva fondato, insieme a Niccolò Fossanova, la Icons Club Srl, un’azienda con l’obiettivo di curare l’immagine di calciatori e giovani promesse. Inizialmente sembrava un progetto promettente, con nomi importanti come Federico Di Marco, Lorenzo Colombo e Giorgio Scalvini nel roster. Tuttavia, la società non ha mai decollato davvero. Nel 2023 il fatturato è crollato da 34mila a 17mila euro, con un utile ridicolo di appena 73 euro. Numeri impietosi, che hanno convinto Emis a mollare la carica di consigliere nel febbraio dello stesso anno, chiudendo di fatto l’esperienza nel mondo dello sport marketing.
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Ora la sua scommessa si chiama LDG Entertainment, e con un partner forte come Puglisi potrebbe essere un’operazione molto più solida. Dopo il flop della Icons Club, il rapper ha capito che per far funzionare un’azienda serve più di un’idea e qualche contatto. Questa volta ha deciso di circondarsi di persone che il settore lo conoscono bene e di puntare su un business più vicino al suo mondo. Ma il rischio di ripetere lo stesso errore esiste: l’entusiasmo iniziale, la partenza forte e poi il graduale disinteresse. L’unica domanda che resta è se Emis stavolta abbia davvero trovato il filone giusto o se tra qualche anno vedremo un altro addio silenzioso a un progetto che non ha portato i risultati sperati.