Ye ha colto l’occasione del ritorno di Tate negli USA per proporgli una collaborazione
Essersi fatto bannare da Shopify non bastava. Adesso Ye cerca un gioielliere disposto a creargli una collana con la svastica e, giusto per rimarcare da che parte sta, invita Andrew Tate (figliol prodigo di Trump in ritorno dall’esilio balcanico) per un’intervista.
Non contento dello scandalo generato durante il Super Bowl, giovedì 27 febbraio Ye ha raddoppiato la posta pubblicando su X un video di una svastica tempestata di diamanti e chiedendo ai gioiellieri di inviargli proposte per una collana. “Per tutti i gioiellieri, sto cercando design per una collana con la svastica. Per favore, inviate le proposte a swastachain@yeezy.com.”
E non si è fermato ai gioielli. Lo stesso giorno è stato avvistato a Los Angeles con una maglietta con la svastica. Il giorno successivo, su X, ha celebrato il momento: “È sempre stato un mio sogno girare con una maglietta con la svastica. Pronto per un’altra giornata di antisemitismo di alta qualità”.
Se la situazione non era già abbastanza surreale, Ye ha deciso di chiamare Andrew Tate in causa, pubblicando su X un invito ufficiale per un’intervista che, secondo lui, “manderà in tilt internet”.”Andrew Tate è tornato negli USA”, ha scritto, “È il momento dell’intervista 👀. Internet non sarà mai più lo stesso”.
Tate, noto per le sue opinioni controverse, non ha ancora risposto, ma in passato ha difeso Ye, sostenendo che la censura nei suoi confronti fosse solo un altro attacco alla libertà di parola. Secondo Tate, mettere a tacere figure divisive non fa altro che renderle ancora più influenti.
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Nonostante non siano mai stati visti insieme, Ye e Tate hanno sempre orbitato nella stessa sfera, condividendo la retorica anti-mainstream, la diffidenza verso i media e l’ossessione per la censura. Nel 2022 si parlava di una collaborazione tra i due, ma non se ne fece nulla. Tate aveva già condiviso in passato un fotomontaggio con Kanye, Trump ed Elon Musk, presentandoli come ribelli del sistema.