Jay-Z ha depositato una causa contro il legale e la sua cliente

Jay-Z non ci sta. Dopo che la causa per stupro contro di lui e Diddy è stata ritirata, il rapper di Brooklyn ha deciso di passare al contrattacco, denunciando per diffamazione la donna che lo ha accusato e il suo avvocato, Tony Buzbee.

Il team legale di Hov ha presentato lunedì 3 marzo un’azione legale alla United States District Court for the Southern District of Alabama, lo stato in cui vive la donna, ancora anonima. Il documento nomina anche David Fortney, l’altro avvocato che ha intentato la causa contro il rapper lo scorso dicembre.

La causa per stupro era già stata archiviata lo scorso mese, ma Jay-Z non ha intenzione di lasciar correre. Secondo i suoi legali, l’intera accusa era solo un tentativo di estorsione e ha avuto un impatto devastante sulla sua immagine pubblica e sui suoi affari, con Roc Nation che avrebbe perso oltre 20 milioni di dollari.

Nella denuncia, Jay-Z e il suo team smontano la versione della donna, descrivendola come una persona disperata in cerca di un grosso assegno. “Sembra che Doe [la donna] stia attraversando difficoltà personali e finanziarie. Ha perso la custodia dei suoi figli e i suoi genitori, che la supportano economicamente, hanno recentemente dichiarato bancarotta. Disperata di ottenere un pagamento, ha assunto lo studio legale Buzbee, noto per creare scandali mediatici con accuse vaghe e sensazionalistiche contro personaggi pubblici, per ricattare Mr. Carter con la minaccia di distruggere la sua reputazione”. La parte più pesante? Quando il rappresentante di Jay-Z avrebbe chiesto all’anonima di dire la verità, lei avrebbe risposto: “Cosa ottengo in cambio?”.

Buzbee ha subito risposto alle accuse di Jay-Z, negando ogni ricostruzione fatta nel documento legale e rilanciando contro il team del rapper. “Questa causa in Alabama ripete le stesse accuse di un’altra che il team di Jay-Z ha già presentato a Los Angeles. Non ha alcuna base legale. Gli investigatori di Shawn Carter hanno molestato, minacciato e tormentato questa povera donna per settimane cercando di farla ritrattare. Lei non l’ha fatto e non lo farà. Questi stessi investigatori sono stati persino beccati a offrire soldi per convincere persone a denunciare me e il mio studio. I presunti messaggi di Jane Doe [l’anonima] nel documento di Jay-Z sono completamente inventati, oppure hanno parlato con qualcuno che non è lei. È solo un altro tentativo di intimidazione che affronteremo nelle sedi opportune”.

La causa originale contro Jay-Z e Diddy era stata presentata nel dicembre 2023, ma la versione aveva fin troppi buchi logici. Lei sosteneva di avere 13 anni quando, nel 2000, era stata portata da un’amica da Rochester a New York City per gli MTV Video Music Awards. Una volta fuori dal locale, avrebbe parlato con l’autista della limousine di Diddy, che le avrebbe offerto un passaggio per un after-party.

Secondo la sua versione, alla festa avrebbe incontrato i fratelli Benji e Joel Madden dei Good Charlotte, ma un portavoce della band ha confermato a NBC che quel giorno erano in tour nel Midwest e non ai VMAs. La donna ha poi dichiarato di essere stata drogata e violentata da Jay-Z e Diddy e che, dopo l’aggressione, il padre l’avrebbe riportata a casa in silenzio, senza chiederle nulla. Ma quando NBC ha contattato il padre, lui ha detto di non ricordare assolutamente nulla di quell’episodio: “Penso che me lo ricorderei, e non lo ricordo”, aveva ammesso. A questo punto, con le incongruenze accumulate, la donna e i suoi legali hanno ritirato la denuncia il 14 febbraio, chiudendo definitivamente il caso.

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Con la causa ormai chiusa, ora Jay-Z vuole far pagare chi ha provato a incastrarlo. La sua denuncia chiede danni per diffamazione, cospirazione civile, abuso del sistema giudiziario, persecuzione legale ingiustificata. E, soprattutto, sostiene che Roc Nation ha perso oltre 20 milioni di dollari per colpa di queste accuse false. Nel frattempo, Diddy non ha ancora preso posizione su questa nuova battaglia legale, ma è chiaro che Jay-Z non ha intenzione di lasciar perdere.