Ye ha schivato il processo che sarebbe iniziato tra poche settimane
Kanye West è riuscito a chiudere una delle tante battaglie legali che lo circondano. Il rapper ha raggiunto un accordocon gli ex dipendenti della Donda Academy, che lo avevano citato in giudizio per licenziamento ingiusto e stipendi non pagati. Il caso, che sarebbe dovuto arrivare in tribunale tra poche settimane, ora verrà archiviato se Ye rispetterà i termini dell’accordo entro 45 giorni.
La causa intentata da Cecilia Hailey, un’educatrice con 25 anni di esperienza, descriveva violazioni delle norme sanitarie e pratiche educative illegali all’interno della scuola creata da West. Ma non solo: gli insegnanti denunciavano anche discriminazione razziale, una questione che ha reso il caso ancora più controverso. Non sono ancora chiari i dettagli dell’accordo, ma almeno Ye ha un problema in meno da affrontare.
Mentre si libera di un’accusa, Ye torna alle vecchie abitudini, annunciando una reunion del Sunday Service prevista per la prossima domenica 16 marzo. Ma non è certo l’unico evento che lo tiene sotto i riflettori. Negli ultimi giorni, Kanye ha continuato a spingere la sua narrativa filo-nazista, dichiarando su X che la sua adesione all’ideologia di estrema destra è il suo “più grande risultato” fino ad oggi. Il pubblico è ormai diviso tra chi non riesce più a separare l’artista dalle sue dichiarazioni e chi continua a sostenerlo nonostante tutto. Ma stavolta, anche i più fedeli iniziano a farsi domande.
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Come se non bastasse, all’orizzonte si profilano altre cause legali, stavolta ben più gravi. Kanye West deve rispondere a diverse accuse di molestie e aggressioni sessuali, che lui ha fermamente negato. Non è ancora chiaro se e quando questi casi arriveranno in tribunale, ma il peso delle accuse si somma a quello delle critiche pubbliche che lo inseguono ormai da anni.