Il nuovo disco di Ye scritto da Dave Blunts inizia con un trauma infantile
Ye ha cambiato nome all’album e ha confermato la penna dietro alle tracce
Neanche il tempo di riprendersi dalla grigliata di Pasquetta e ci si ritrova senza papa, con un Diddy con i capelli grigi e un nuovo disco di Ye, che però in realtà è quello vecchio con un nuovo nome, scritto da un altro e con un singolo dedicato al sesso tra cugini. Altro che resurrezione.
Il nuovo singolo “Cousins”, pubblicato in questi giorni sui social da Kanye stesso, racconta nel testo (e soprattutto nel post esplicativo che la accompagna) di una relazione sessuale con un cugino durante l’adolescenza. Non è specificato se la cosa fosse consensuale, ma il collegamento indiretto alla detenzione a vita del cugino in questione per l’omicidio di una donna incinta fa propendere per una violenza reiterata. “Il mio nome è Ye e ho fatto sesso orale a mio cugino fin da quando avevo 14 anni”, ha scritto Kanye nel post di accompagnamento al singolo.
Lo scandalo comunque non si esaurisce qui: “Cousins” è il primo brano di Cuck, il prossimo disco di Ye inizialmente annunciato come WW3. Non solo, ma l’album sarebbe interamente scritto da Dave Blunts, un rapper e compositore emergente che ha raccontato il percorso di scrittura insieme a Kanye sui social. “È vero. Parlavamo per ore. Poi lui scriveva tre pezzi al giorno”, ha confermato lo stesso Ye su X.
Il titolo originale, WW3, aveva già sollevato parecchi dubbi, soprattutto dopo le dichiarazioni razziste e antisemite di Kanye degli ultimi anni. Ma Blunts ha voluto tranquillizzare il mondo: “Tutti pensano che WW3 sia un album antisemita, ma non lo è. È un disco su un uomo che attraversa dolore, tradimento e ferite. E quel tipo sono io. L’ho scritto io. Ogni singolo pezzo. So che la mia etichetta si infurierà per questa rivelazione, ma pazienza”. Un gesto che da una parte sottolinea la trasparenza creativa, dall’altra apre interrogativi sul peso dell’autorialità quando l’artista principale è noto per fondere realtà e provocazione in un’unica narrazione.
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A rendere il quadro ancora più inquietante c’è la cover di Cuck, pubblicata da Ye qualche settimana fa: due figure vestite in abiti ispirati al Ku Klux Klan, ma in rosso e bianco. Per adesso, comunque, molti dettagli sull’infanzia traumatica di Ye (forse anche troppi), ma nessuna data di uscita del disco.