Niente di nuovo sul fronte occidentale è legato al romanzo omonimo di Remarque o ha un significato tutto suo?
Il romanzo non ha alcun tipo di diretta influenza sul disco; il concetto che però si può ritrovare in questo corpo di canzoni è il sentirsi in una situazione in cui tutto cambia ma nulla cambia, in attesa di un nemico che non pare mai materializzarsi, ma che in qualche modo ci condiziona costantemente. Una realtà simile ad una situazione di guerra, in cui non c?è niente di nuovo, solo continua paura che la situazione peggiori.
La copertina è molto originale: ce la spiegate?
È opera di un artista sassolese, Andrea Garlata, amico e tatuatore di Davide ?Dudu?, il nostro cantante. Abbiamo pensato ad una rappresentazione della nostra repubblica oggi, una signora di mezza età un po? malconcia con un insieme di simboli che rimandano alle varie canzoni. Spetta a noi pensare se sia il caso di ricorrere ad un ?lifting? per questa donna, nascondendo le sue debolezze e mutilando così, come fanno molte donne, la sua vera bellezza, o riconoscere le rughe e farne un punto di forza.
Le canzoni dell?album sono come storie: come nascono?
Come gruppo abbiamo la fortuna e la ricchezza di avere diverse menti creative, quindi la scrittura nasce da una persona e poi si arricchisce con le altre. Le storie molte volte si incontrano casualmente, leggendo i giornali o un libro, o semplicemente chiacchierando con la gente. Poi si sedimentano e magari tornano fuori in una canzone. Per esempio Fiori di arancio e baci di caffè era una notizia che io avevo letto l?anno scorso sul giornale e che mi aveva molto colpito: parla di due ragazzi arrivati sul barcone e finiti in mezzo alla neve con vestiti estivi. Da lì la storia del loro amore.
La canzone che avete appena citato e Briciole e Spine sembrano le uniche due canzoni d?amore. Voi non parlate molto di questo argomento...
In questo disco l?amore è un atto di forza quasi folle che nel primo caso sconfigge il razzismo e lo proietta in una dimensione di scommessa su una vita insieme. In Briciole e Spine l?amore vince sulla precarietà dell?esistenza dei giovani d?oggi con un atto altrettanto eroico, perché pensare di costruire una vita di coppia, oggi, è molto arduo.
Da sempre si fanno confronti tra i vecchi ?Modena? con Cisco a discapito dell?attuale formazione. Chi sono oggi i Modena City Ramblers?
Nel 2013 i Modena hanno tanto da dire e lo hanno dimostrato in questi ultimi tre anni, producendo due dischi, quest?ultimo e Sul tetto del Mondo, e un progetto da noi curato, Battaglione Alleato. In questi 20 anni le nostre coordinate di orizzonti e di temi non sono cambiate: ci riconosciamo in quello che eravamo 20 anni fa, un gruppo attento a quello che lo circonda, interessato anche a temi letterari. C?è il folk, c?è la canzone di protesta propria di Bob Dylan o di De Andrè e Guccini. C?è anche il punk, un certo tipo di musica rock, tutte passioni che perdurano oggi e ci alimentano.
E oggi c?è Dudu?
La nostra fortuna è quella di aver incontrato anni fa Dudu, il nostro cantante, forse uno dei pochi che potevano sostituire Cisco, che come lui ha condiviso la nostra storia: era fin dall?inizio sotto al palco e faceva parte della nostra famiglia. Le critiche non ci spostano di un millimetro.
Voi siete seguiti anche e soprattutto da noi giovani: lasciateci un messaggio!
Vogliamo smuovere qualcosa nel cervello, nel cuore, nell?animo di chi ci ascolta, spingere soprattutto voi ad andare oltre la superficie delle cose e giudicarle consapevolmente.
Tutto cambia, nulla cambia
Il nuovo album dei Modena City Ramblers, ?Niente di nuovo sul fronte occidentale?, ci spinge a guardare tutto con occhio nuovo, senza dimenticare la nostra storia comune
Elena Dardano | 16 aprile 2013
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