Musica
"Il Bicchiere Mezzo Pieno": parola di Skizzo!
Chiara Colasanti | 25 novembre 2015

Il motivo della scelta del nome d'arte con la 'k'?
Io vengo da più di vent'anni di esperienza nel mondo dell'intrattenimento, ho sempre lavorato nei villaggi, poi da anni mi occupo proprio della selezione, dell'organizzazione in ambito turistico. “Skizzo” è nato da un capovillaggio di uno dei primi ingaggi che ho avuto: sono piccolino, mi muovo in fretta, sono scuro di capelli... quindi lui ha deciso che mi sarei chiamato Schizzo. Mi sono lamentato di questa cosa perché non mi piaceva il nome che mi aveva scelto, ma la sera mi presentava comunque sul palco con questo nome. Come da manuale, una cosa che respingi ti si “appiccica” addosso e così è diventato il nome che ho sempre con me, adesso poi è diventato un acronimo SKZ, perché visto che ormai ce l'ho adesso ci gioco!  

Cosa puoi dirci a proposito de “Il Bicchiere Mezzo Pieno”, anche a proposito del video?
È nato una sera, quando sono rientrato dal lavoro, ho acceso la televisione, ho guardato il telegiornale e mi sono sentito riversare addosso tutta una serie di contesti e situazioni negative e la scintilla è stata innescata dalla frase “il bicchiere mezzo vuoto”. Ho preso la chitarra, ho avuto una seconda scintilla e ho visto la canzone all'interno: il primo ritornello è negativo, nel secondo ritornello cambio le parole e diventa positivo. È un messaggio positivo: dobbiamo rimboccarci le maniche in questo periodo non di “crisi”, che è una parola bruttissima, ma preferisco chiamarlo periodo di cambiamento dove ci possono essere delle grandi opportunità per tutti. Chiaramente questo periodo richiede molto impegno e molto sacrificio: spero di riuscire a guardare certe cosa da un altro punto di vista; se ci riuscissimo qualcosa potrebbe succedere! Ho voluto giocare mettendomi io per una volta nei panni di chi “fa” un telegiornale.

Sei impegnato in studio per creare “Un mondo bellissimo”: cosa ci puoi dire a proposito di questo nuovo album?
Ho sempre giocato con i dischi: il primo è stato pop, divertente; il secondo con un quartetto d'archi; il terzo molto più rock; il quarto ho giocato molto con i cartoni animati che mi piacciono tantissimo e li ho trasformati in Bossanova e per questo quinto invece abbiamo scelto di fare un esperimento nuovo e abbiamo scritto il disco come se volessimo fare un disco moderno, “che va in radio”; abbiamo ascoltato molta roba ed è nato un disco pop, poi per dargli un vestito elegante, durante una cena un'amica in comune in Bulgaria ci ha fatto un'offerta che non potevamo rifiutare: ci ha messo a disposizione l'orchestra filarmonica di ottanta elementi che ci ha fatto le arrangiature di tutti i dieci brani del disco. Siamo andati là due giorni ed è stata una meraviglia, una grande coccola: quindi un disco pop vestito da classico.  

C'è una domanda che nessuno ancora ti ha fatto a cui tu vorresti rispondere per parlare di qualcosa che ti sta a cuore?
Rispetto alle tante interviste che sto facendo in questi giorni la tua è stata già un'intervista diversa, la più particolare, ti dico la verità: mi hai lasciato molta libertà, molto spesso le domande non lasciano spazio a risposte che sembrano più una chiacchierata che un'intervista... Comunque sai che non ho una domanda particolare a cui vorrei rispondere, a dirtela tutta?

Scoprite tutto l'universo artistico di Skizzo sul suo sito: http://www.skizzo.tv/Skizzo/Home.html 

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