Musica
Intervista ai Virtual Time
Chiara Colasanti | 30 maggio 2016

 

Come è nato “Long Distance”? 
Long Distance è nato in realtà fra live e ore in sala prove, componevamo i pezzi poi li testavamo nei nostri live, li modificavamo finché non soddisfavano appieno noi e il pubblico che veniva a sentirci. Poi quando finalmente ci siamo sentiti pronti per registrare questi pezzi su un disco abbiamo iniziato la collaborazione con Federico Nardelli che poi avrebbe seguito tutte le fasi di registrazione, mix e master in studio. Diciamo che di aneddoti ce ne sarebbero parecchi che varrebbe la pena raccontare, con Federico nelle due settimane di registrazione si è instaurato non solo un rapporto di stima reciproca ma anche di amicizia, ogni sera uscivano insieme a Bassano del Grappa e ovviamente a Federico che viene da Roma abbiamo mostrato uno dei motivi per i quali Bassano si è fatta un certo nome e cioè che si beve parecchio! Giravamo fra i locali di Distilleria Nardini e altri bar in centro finché uno in particolare non è diventato una tappa fissa, c’era uno speciale cocktail che preparava chiamato “Red Cross” da cui poi abbiamo preso ispirazione per il titolo e il testo di una canzone all’interno dell’album. Quindi se vi capita di passare per Bassano il nostro consiglio è assolutamente questa nostra “fonte di ispirazione”!   

Fonti di ispirazione e idoli incontrastati di ognuno di voi che sono confluiti in qualche modo nel vostro modo di fare musica?
Sicuramente è negli anni 70 che noi quattro abbiamo trovato la nostra intesa a livello musicale quindi volendo fare qualche nome Led Zeppelin, Deep Purple, Boston, Beatles sono nomi che nelle nostre librerie musicali non mancano di certo! Volendo invece avvicinarci ad artisti più contemporanei Black Keys, Rival Sons sono gruppi che piacciono a tutti e quattro da questo punto in poi però i nostri gusti divergono (fortunatamente anche!) per cui andiamo dai Muse ai Coldplay, dagli Incubus ai Mutemath e così via… In realtà ascoltiamo e apprezziamo anche parecchi cantanti e gruppi pop, la buona musica è sempre buona musica, indipendentemente dal genere!

Sogni nel cassetto e speranze per il breve termine?
Ci stiamo organizzando per qualche tour all’estero in Europa per questo Autunno/Inverno quindi speriamo che ne salti fuori qualcosa di figo, anche se pensando alla nostra precedente esperienza in Spagna non vediamo l’ora di partire! Il nostro sogno nel cassetto al momento sarebbe quello di poter aprire il concerto a qualche gruppo famoso, a qualche nostro idolo musicale.  

Come vi vedete da qui a 10 anni?
Ci vediamo sempre on the road, magari in tournee in America, Giappone o a registrare il nostro nuovo disco! Speriamo che un giorno riusciremo a vivere di questo!  

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