Musica
Tre domande ai Kula Shaker
Chiara Colasanti | 25 giugno 2016

Dopo le due date italiane di febbraio a Milano e Roma, tornano a Luglio con altre 3 imperdibili concerti a Firenze, Roma e Verrucchio (Rn).?Nelle nuove date i Kula Shaker proporranno sia il nuovo album che alcuni brani del leggendario “K”, per celebrare il ventesimo anniversario della sua uscita.

Come descriveresti la vostra band e la vostra musica a qualcuno che non vi conosce??Ci descriverei come una band psychedelic rock con influssi indiani. C'è una forte identità che scorre nella nostra musica e che si manifesta in buone canzoni, un po' di umorismo e performance live coinvolgenti.??

Cosa è successo nel corso degli ultimi sei anni?Negli ultimi sei anni ho insegnato un po', ho fatto un po' di pratica suonando in una band splendida – Black Casino & The Ghost – che ci ha aperto le date di Milano e Roma che abbiamo fatto a febbraio. Ho anche una famiglia, un cagnolone e mi piace rimanere abbastanza in forma da suonare la batteria quanto più energeticamente possibile la maggior parte delle sere.

Un consiglio per una band emergente che sta iniziando a muovere i suoi primi passi sulla scena musicale?
?Noi siamo abbastanza “vecchia scuola”, abbiamo suonato moltissimo. Penso che provare tanto è fondamentale per iniziare bene. Far parte di una band è come una famiglia: devi essere in grado di scendere a compromessi e prendere il meglio dalle capacità di ognuno. C'è un punto di svolta meraviglioso quando diventi più forte della somma di tutte le parti, come quando l'Italia ha vinto i Mondiali nel 1982. Puntate ad arrivare a quel momento e tutto il resto verrà da sé.


 

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