La vita non sempre va come programmato, per questo si fanno i piani B, ma talvolta neanche questi bastano. La situazione che si è creata negli ultimi mesi ci ha portato a riprogrammare completamente la nostra quotidianità, nessuno avrebbe pensato che per colpa - se di colpa vogliamo parlare - di una malattia, mezzo mondo si sarebbe dovuto isolare improvvisamente tra le pareti della propria casa. Nonostante la negatività molti hanno colto l’accessione per mettersi alla prova, scoprire e scoprirsi. Eureka è sicuramente la parola pronunciata in questa quarantena!
Abbiamo scoperto nuove prospettive sulla nostra casa, è cambiato il rapporto che abbiamo con gli spazi e per scovare ogni granello di polvere abbiamo ritrovato oggetti di cui avevamo scordato l’esistenza. Ogni stanza della casa ha assunto molte più funzione di quelle previste: per quanti il salotto è diventato la nuova palestra! Studenti e non solo si sono trovati un letto e un tavolo della casa al posto del banco.
Anche i più grandi amanti del divano sono riusciti ad alzarsi e hanno scoperto che si può fare esercizio fisico; e così le bottiglie sono diventati i nuovi bilancieri e i braccioli delle poltrone delle panche piane. Abbiamo scoperto quanto il letto possa essere comodo ma che è adatto alla colazione solo nei film, dove non serve pulire le dune di briciole! Abbiamo imparato a convivere con gli altri e con noi stessi, abbiamo aiutato i nostri genitori e professori ad adattarsi allo smart working.
In un clima di solidarietà digitale tutti hanno preso in mano il proprio pc e scoperto che si può collaborare anche attraverso uno schermo. La generazione del boom economico si è trovata a navigare improvvisamente nell’inesplorato mare della rete, come Cristoforo Colombo nella traversata dell’Atlantico. Abbiamo scoperto che i libri sullo scaffale non mordono e se sfogliati o addirittura letti possono essere tanto interessanti quanto guardare le foto dei gattini su Facebook.
Il 2020 non è iniziato nel migliore dei modi, c’è chi rimpiange l’aperitivo, chi la quotidianità, chi la palestra, tuttavia possiamo anche cogliere il lato positivo di questo tempo che ci sembra sempre più sospeso, dedicarci alle nostri passioni e scoprirne di nuove.