Durante la giornata di mercoledì primo aprile, alcuni studenti aderenti al progetto Zai.net di diverse scuole d'Italia hanno avuto l'occasione di porre qualche domanda a uno dei personaggi più celebri nel mondo del giornalismo, della letteratura e della sceneggiatura italiana e mondiale: Roberto Saviano. Ognuno dalle proprie abitazioni a Roma, Torino, Genova,Tempio Pausania in Sardegna, Terni e Novafeltria (RN), ci siamo collegati in diretta Instagram con Saviano.
Si è parlato del lavoro del giornalista e della sua importanza, del delicato equilibrio tra punti di vista personali, oggettività e obbiettività, ma anche di attualità e di come si sta affrontando e si affronterà questo particolare momento. Insomma una vera e propria lezione in cui uno ad uno abbiamo avuto le nostre risposte, da cui ho cercato di trarre il meglio vista la caratura dell'insegnante.
Cosa mi ha lasciato più di tutto? Sono rimasta particolarmente colpita dalla risposta che Saviano ha dato a Lorela, giovane reporter di Zai.net dell'instituto Tonino Guerra di Novafeltria, che ha chiesto a Roberto cosa fosse più importante tenere a mente nel momento in cui si scelgono e si divulgano le informazioni, mente si fa notizia. Veridicità e impatto sul lettore sono le due parole chiave, ma soprattutto l'obbligo di "parlare solo se si può migliorare il silenzio". La citazionde di Gandhi penso che riassuma bene ciò che va tenuto a mente quando si lancia un'informazione nel mondo. Un mondo che spesso non mette il bene comune, l'utilità e la verità al primo posto.
Insomma è stata un'esperienza molto interessante e istruttiva, soprattuto per chi punta a entrare nel mondo della comunicazione o anche più semplicemente per chi vuole vedere il mondo con occhi più critici. E' stata sicuramente una grande opportunità per tutti noi ragazzi poter imparare qualcosa da un maestro come lui . "Ho potuto realizzare il sogno di una vita" mi è capitato di leggere nei numerosissimi commenti.
Oltre a ringraziare Zai.net e Roberto per aver organizzato un così bell'incontro, vorrei sottolineare ciò che per me ha rappresenteto: una possibilità di imparare, discutere e fare esparienza al di là di un periodo di difficoltà. Un atto di forza. Una speranza. Grazie.