“Non scrivere mai di un posto finché non sei lontano da esso, perché questo ti dà una prospettiva” è il prezioso suggerimento di uno dei più grandi scrittori statunitensi: Ernest Hemingway. E allora, quale momento migliore per far raccontare ai ragazzi i propri luoghi di vita? Obbligati nuovamente a una condizione di semi reclusione, sono costretti a rinunciare a dei territori per loro vitali, i cui significati si riempiono di ricordi, storia e aneddoti.
Il progetto Sguardi prospettici dei giovani su e per il territorio, vincitore del bando Miur Emergenza Covid-19 si propone proprio di restituire al territorio delle scuole coinvolte, lo sguardo prospettico dei suoi protagonisti.
Roma, Bologna, Parma e Savignano sul Panaro saranno raccontate attraverso il mirino degli studenti delle scuole coinvolte nel progetto: l’Istituto tecnico statale per il Turismo Cristoforo Colombo di Roma, l’Istituto Comprensivo di Savignano sul Panaro (MO), il Liceo Laura Bassi di Bologna e il Liceo Artistico Toschi di Parma. Armati di radiokit, carta, penna e sguardi prospettici, gli adolescenti hanno già iniziato a lavorare alla realizzazione dei podcast che racconteranno i loro luoghi del cuore. Coadiuvati dai giornalisti di Mandragola Editrice e da Media Literacy Foundation, avranno la possibilità di vivere i propri spazi e creare nuovi percorsi di vita, che mai come in questo difficile periodo storico, ci appaiono vitali.
Comunicare il patrimonio e le forme di partecipazione è un aspetto centrale della scuola, che è anche unità di dialogo con il territorio e ora più che mai è chiamata a non fermarsi. Alternando didattica a distanza e in presenza, il progetto Sguardi prospettici dei giovani su e per il territorio lancia un messaggio chiaro: non dimentichiamo i giovani, non dimentichiamo la scuola, non dimentichiamo i territori.