Appuntamento il 27 gennaio dalle 11 alle 12, con una straordinaria proiezione non aperta al pubblico per le normative anti-Covid a Chieti (Istituto di Istruzione Superiore Luigi di Savoia, via G. D’Aragona 21) e dalle 18 alle 21,30 a Bologna (Istituto Storico Parri - Quadriportico, Via Sant’Isaia 20) e a Parma (facciata della Pilotta, lato Ovest, soprastante i Voltoni) dei 3 video realizzati coinvolgendo 95 studentesse e studenti di 3 Istituti delle 3 diverse città con il patrocinio dei Comuni di Chieti, Bologna e Parma, l’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo e il patrocinio della Provincia di Chieti.
“Proiettiamo sui muri la storia delle pietre d’inciampo”, format ideato da Serena Cecconi e Lidia Gattini, ha coinvolto l’Istituto di Istruzione Superiore Luigi Di Savoia di Chieti come capofila grazie alla Dirigente Anna Maria Giusti, in rete con il Liceo Toschi di Parma e l’Istituto di Istruzione Superiore Aldini Valeriani di Bologna, ed è stato finanziato dal Miur attraverso il Bando “Promozione di eventi istituzionali, giornate, ricorrenze nazionali e campagne di comunicazione”.
Gli studenti, dopo una fase preparatoria a cura dei giornalisti di Mandragola Editrice, media partner dell’evento insieme ad Ansa, e con i docenti Antonella Aceto, Francesco Costabile, e Michele Gennari, hanno partecipato a un laboratorio in presenza e on-line finalizzato alla realizzazione di podcast radiofonici e di video per raccontare la storia delle persone deportate della loro città alle quali sono dedicate le pietre di inciampo.
A Chieti:
Pietra d’inciampo: Aldo Oberdorfer
La storia di Aldo Oberdorfer, a cui è dedicata la pietra d'inciampo presente in città, viene narrata dai ragazzi che l’hanno intrecciata ad altre tre storie “dagli inverni di guerra”: quella dell’Arcivescovo Venturi, quella del Maresciallo Neviani e quella dei partigiani della Banda Palombaro.
A Bologna:
Pietre d’inciampo: Nella Baroncini, Angela Baroncini, Jole Baroncini, Teresa Benini, Adelchi Baroncini, Adelaide Calò, Raimondo Calò, Jack Emanuele Calò, Sergio Calò, Aureliano Calò, Alberto Calò, Mario Finzi.
Nel video si alternano immagini estratte dall'archivio Amood e dell'Istituto Parri a primi piani dei ragazzi che hanno lavorato al progetto, il tutto scandito dalle voci degli stessi ragazzi che interpretano le storie che hanno scritto, dopo un approfondito lavoro di ricerca e studio delle fonti.
A Parma:
Le storie che le voci dei ragazzi raccontano sono le storie di alcune delle persone deportate da Parma (Carolina Blum, Primo Polizzi, Ugo Franchini e Sergio Barbieri), scritte e interpretate dopo aver intervistato testimoni diretti (grazie alla collaborazione dell’Istituto Storico della Resistenza e della sezione di Parma dell’ Anpi) e aver svolto una ricerca dettagliata sulle loro vite. Le immagini sono sia quelle dell'archivio dell'Istituto Luce che quelle girate dagli stessi ragazzi per trasportare il pubblico nella dimensione temporale che stanno narrando.
Live - Social
Sulla pagina Facebook di Zai.net verranno postati i video integrali degli studenti, per poi partire alle 11:00 con i video della proiezione di Chieti e alle 19:00 con i video delle proiezioni di Parma e Bologna. In contemporanea sul sito di Zai.net (www.zai.net) sarà possibile vedere lo streaming dell’evento dalle tre città.
Sui canali social di Zai.net (@zainetmagazine su Facebook, Twitter e Instagram) verranno condivisi, nel corso dell’evento, contenuti in diretta da tutte e tre le città coinvolte nel progetto.
Direzione Artistica: Andrea Gattini; Videomapping: Immersive Media Studio
Media partner: ANSA, Mandragola Editrice (Zai.net)