Le domande più gettonate nel corso delle interviste dei giovani reporter di Terni ai giovani reporter di Barcellona (e viceversa) si sono concentrate sulle restrizioni dovute alla pandemia, ma c’è stato spazio anche per soddisfare le curiosità legate al mondo della scuola e a quello dell’informazione. I 1314 km che dividono le due città sono stati cancellati, almeno per un’ora, grazie a sorrisi dietro le mascherine e battute tradotte da una lingua all’altra cercando di rompere il ghiaccio tra i 29 ragazzi della 3^C dei Licei Angeloni di Terni e i ragazzi della Escola Projecte e della Escola Fedac Horta di Barcellona (entrambe poco lontane dal Monte Tibidabo, dal quale si può ammirare una vista mozzafiato della città).
Alla fine dell’incontro la richiesta è stata spontanea ed Emilia ha dato voce alla richiesta di tutta la 3^C: “Ci potete dare i vostri nomi su Instagram? Così magari chiacchieriamo via messaggio e facciamo pratica con lo spagnolo… e poi, chissà, magari finita la pandemia riusciremo a conoscerci di persona!”. Fino a qualche anno fa c’erano i compagni di penna, con il passare del tempo le cose si sono evolute e adesso ci sono i “compagni di messaggio diretto”, ma il risultato, per fortuna, non cambia. Antonio Kovach, della 3^C, non ha dubbi: “Sin da subito sono stato molto interessato e coinvolto in questo progetto PCTO. Credo che l’esperienza che sto facendo sia qualcosa di fantastico: oltre ad essere molto divertente è anche molto utile! Avere la possibilità di poter collaborare con persone di altri Paesi è fondamentale per migliorare la conoscenza della lingua e per poter fare nuove amicizie”.
L’incontro è stato organizzato grazie alla collaborazione tra Zai.net e Junior Report, realtà che lavora a progetti di media literacy con studentesse e studenti di scuole spagnole e di diversi Paesi del Sud America. Su richiesta dei docenti dei Licei Angeloni di Terni si è valorizzato il percorso PCTO per potenziare l’apprendimento della lingua spagnola, presente nel loro piano di studi, nell’ottica più coinvolgente ed efficace possibile, coniugando la media literacy con la conoscenza più “da vicino” della cultura e della lingua spagnola.