"Infodemica" è probabilmente l'aggettivo che descrive meglio la nostra società da quando internet ha completamente stravolto il modo di apprendere le notizie. Continuamente bombardati da informazioni (vere o presunte tali), opinioni (ben argomentate o presunte tali), immagini (accertate o presunte tali), difficilmente riusciamo a costruirci un'idea del mondo affidabile e matura. Eppure, per diventare cittadini responsabili, è necessario acquisire sin da piccoli le conoscenze di media literacy, alfabetizzazione ai media.
Global Media and Information Literacy Week
Anche per questo l'UNESCO ha dato vita alla settimana mondiale dell'alfabetizzazione mediatica e informativa, in corso quest'anno fino al 31 ottobre: un'occasione importante per rivedere e celebrare i progressi compiuti verso l'"alfabetizzazione mediatica e informativa per tutti". L'UNESCO e i membri dell'UNESCO Media and Information Literacy Alliance hanno riunito partner in tutto il mondo per promuovere la Global Media and Information Literacy Week organizzando e registrando eventi/attività online o offline. Insieme ai suoi eventi speciali (International Media and Information Literacy e Intercultural Dialogue Conference e Youth Agenda Forum), la Global Media and Information Literacy Week collega eventi locali in tutto il mondo per promuovere le connessioni di Media e Information Literacy attraverso discipline, professioni e confini. Quest'anno, in particolare, è ospitata dal Sudafrica e segna i 10 anni da quando i semi della Global Media and Information Literacy Week sono stati piantati nel 2011 a Fez, in Marocco.
ML Network: la media literacy in Italia
Da questo punto di vista, il nostro paese è in ritardo soprattutto per quanto riguarda l'introduzione della media literacy nelle scuole. Totalmente assenti, quando non condannati, i nuovi e vecchi media compaiono difficilmente sui banchi dei ragazzi. Mandragola e Laboradio sono un'eccezione in questo panorama: riunite insieme a vhttps://www.medialiteracy.it/nel primo network nazionale partecipato dai ragazzi delle scuole superiori di tutta Italia (ML Network) si impegnano a insegnare ai ragazzi a distinguere notizie affidabili e fakenews, a costruirsi un'immagine del mondo matura e veritiera e a esercitare il proprio senso critico tramite lo strumento della radio, del giornale e dei nuovi media. Perché, anche se non prevista dai programmi ministeriali, la media literacy deve entrare nelle scuole con lo scopo di formare cittadini consapevoli e responsabili.