In ricordo della Strage di Capaci, l'ente promotore della legalità per il Mim Fondazione Media Literacy oggi è all'Associazione Popolare dell'antimafia e dei diritti per un evento di dibattiti e letture con studenti e studentesse dell'istituto Enzo Ferrari e del Fermi di Roma. Tra gli ospiti lo sceneggiatore Ezio Abbate, sceneggiatore e co-autore del romanzo "Centoventisei" e fra i creatori delle serie tv Suburra, Curon, L'ora, Squadra mobile, Le mani dentro la città e I diavoli.
"Ho scritto Centoventisei insieme a Claudio Fava. Nel racconto dell'attentato di via d'Amelio, abbiamo adottato il punto di vista laterale rinunciando alla ricostruzione storica o d'inchiesta e prendendoci la licenza poetica di ricostruire un'atmosfera, un periodo storico adottando il punto di vista del killer che ha rubato la Centoventisei che poi avrebbe ucciso Borsellino: personaggi laterali ma a loro modo decisivi. L'approccio di noi scrittori di televisione o letteratura è quello di partire sempre dalle fonti ma abbiamo provato a scrivere le emozioni. Quando si fa una serie tv è difficile raccontare storie laterali e in questo la letteratura ci ha dato uno spazio totale".