In ricordo della Strage di Capaci, l'ente promotore della legalità per il Mim Fondazione Media Literacy oggi è all'Associazione Popolare dell'antimafia e dei diritti per un evento di dibattiti e letture con studenti e studentesse dell'istituto Enzo Ferrari e del Fermi di Roma. Tra le testimonianze quella di Angela Corica, giornalista de Il Fatto Quotidiano, fra gli autori dell’e-book su Matteo Messina Denaro, il boss latitante di Cosa nostra, edito Malitalia. Nel 2008 è stata vittima di un attentato mafioso: sono stati sparati 5 colpi di pistola contro la sua vettura mentre indagava sullo smaltimento dei rifiuti a Cinquefrondi per Calabria Ora
"Le iniziative con le scuole sono indispensabili perché è fondamentale che oltre alla storia, i giovani conoscano le storie, anche quelle più piccole che rappresentano la crescita delle mafie nel nostro paese. Io sono stata vittima di un attentato mentre indagavo sulla Ndrangheta. Ero una ragazza molto giovane ma la forza di fare questo lavoro me l'ha data il mio stesso territorio: sapevo che quel compagno, quell'insegnante o quell'amico erano loro stessi criminali. Non mi piace girarmi dall'altra parte e il modo per contrastare quella realtà era raccontarla e denunciarla. Nel nostro piccolo ognuno di noi è chiamato a impegnarsi per la legalità: dovete dire no alla criminalità e ai mafiosi piccoli o grandi che siano".
"La mafia non è finita: è cambiata ma la storia di Messina Denaro ci insegna che ci sono ancora dei nodi da sciogliere anche sulle stragi di Falcone e Borsellino. Il sistema è ancora in piedi: non parliamo della mafia del passato ma del presente. Quest'anno la giornata del 23 maggio è dedicata alla piccola Nadia, morta nell'attentato di via dei Gergofili e autrice della poesia Il Tramonto, nome dell'operazione che ha portato all'arresto di Messina Denaro. Questo ci insegna che la storia continua e la mafia va ancora combattuta.