Al via il progetto “La Giusta Frequenza - Giovani reporter della memoria”, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del merito - Direzione Generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico.Oggi, mercoledì 19 luglio, presso il CAG Luogocomune, all’interno dell'Istituto Comprensivo Fratelli Cervi al Corviale (Roma), la Fondazione – in collaborazione con Arci Solidarietà Onlus – ha allestito una mostra multimediale incentrata sul racconto di via D’Amelio da parte della stampa: prime pagine dei giornali, foto, radiogiornali d’epoca e stralci di film e serie tv consentiranno agli spettatori di immergersi nel racconto che i diversi media ne hanno fatto dal 1992 ad oggi. Numerose scuole hanno aderito al progetto “La giusta frequenza- giovani reporter della memoria”, coinvolgendo centinaia di studenti della scuola secondaria superiore, desiderosi di aderire ad un proficuo percorso di acquisizione della cittadinanza sociale e del principio di legalità, lavorando sul tema della memoria delle vittime delle mafie. A partire da radio giornali dell’epoca, testimonianze, archivi storici e fonti dirette si svilupperà un canale radiofonico dedicato alla messa in onda di approfondimenti sulle stragi di mafia con il contributo delle produzioni studentesche: la Giusta frequenza, appunto, i cui lavori si potranno seguire nell’ apposito sito https://www.lagiustafrequenza.it/ e su quello della Fondazione https://www.medialiteracy.it/
La frequenza dedicata alla promozione della legalità e dell'antimafia
Un evento dedicato alle giovani generazioni, che, per ovvie ragioni anagrafiche, iniziano ora a sperimentare il loro personale percorso di approdo alla legalità, per diventare, fin dalla più tenera età, portatori sani di quei valori civili e sociali che li rendono parte attiva dello Stato. Tra gli interventi del giorno, quello significativo della Segretaria generale di Media Literacy Foundation, Lidia Gattini, che ci parla del progetto di una frequenza interamente dedicata alla promozione della legalità e dell'antimafia: "Un progetto che porta la legalità nelle scuole, attualizzato alle luce delle nuove tecnologie, che invita a intraprendere un percorso non soltanto sulla memoria delle stragi di mafia, che nonostante vanno mai dimenticate, ma anche sulle azioni di quotidianità, della nostra legalità quotidiana, delle buone pratiche che ci sono intorno alle scuole, nei quartieri, nelle regioni, per un racconto del territorio legato non soltanto a quello che è stato, ma anche al presente. Per farlo abbiamo utilizzato il nostro metodo partecipativo, ossia coinvolgere i nostri giovani reporter della legalità e della memoria, studenti delle scuole che intraprenderanno un percorso di acquisizione delle competenze radiofoniche, che si informeranno sui media delle fonti del passato per esplorare appieno l'argomento della legalità".
Gli spazi di crescita
A presenziare all'evento di oggi c'era anche Margherita D'Andrea, educatrice del CAG Luogo comune, che ci spiega l'importanza dei centri di aggregazione giovanile: "sono degli spazi liberi e gratuiti che si ritrovano in diversi quartieri di Roma e i ragazzi possono venire qui per svolgere diverse attività e laboratori creativi. Qui si impara a stare insieme, a coordinarsi, e a vedere come si riesce a vivere una vita sociale e comunitaria. Oltre a ciò il centro punta anche anche a includere più persone di età diverse, oltreché di provenienze e culture differenti. Questa zona ha bisogno di centri di aggregazione, di spazi in cui ritrovarsi e incontrarsi, perché è ricca di persone che vogliono parlare, uscire e stare insieme".