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Lea Garofalo, il coraggio di dire no
La donna venne uccisa dalla ‘ndrangheta per essersi separata dall’ex marito, boss criminale. Il podcast dei ragazzi del liceo classico Morelli Colao di Vibo Valentia dedicato alla triste vicenda.
Antonio Bonaddio, Alice Romano, Marianeve D’Andrea e Rocco Cantafio | 6 novembre 2023

Dieci anni fa, in una uggiosa Milano, si svolgevano i funerali di Lea Garofalo, donna uccisa dalla ‘ndragheta per aver avuto il coraggio di ribellarsi e di salvare la figlia dal suo stesso marito, boss criminale. Una donna che non ha mai conosciuto l’amore, ma non per questo non ha mai esitato a diffonderlo a sua figlia Denise. Una donna sola e incapace di fidarsi delle persone che la circondavano per paura. “Una donna nata dalla sfortuna e morta a causa di essa”, questa era Lea Garofalo. A lei i Litfiba dedicano la canzone Maria Coraggio, per sottolineare la forza che la donna ha avuto, scegliendo la via della giustizia per salvare la figlia. Lea Garofalo nacque il 24 aprile 1974 a Petilia Policastro, in provincia di Crotone. Perse il padre, ucciso da una faida interna alla ‘ndrangheta scoppiata negli anni ‘70, a soli 9 mesi. Cresciuta in una famiglia dove la vendetta è protagonista, a 14 anni si innamora dell’uomo sbagliato: Carlo Cosco, anche lui mafioso. I due si sposano e trasferiscono a Milano. Dopo la nascita della loro figlia Lea capisce la pericolosità del marito che viene arrestato per traffico di stupefacenti insieme ad altri membri della sua famiglia. Decide quindi di separarsi e portare via Denise. La donna però inizia a subire minacce dai Cosco e per questo decide di riferire tutto alle forze dell’ordine, diventando collaboratrice di giustizia e venendo inserita in un programma di protezione. Garofalo afferma più volte di avere paura e viene trasferita con la bambina in più zone d’Italia: stanca di non avere un lavoro e una stabilità sociale e psicologica, esce dal programma di giustizia. Il 24 novembre 2009 alle ore 19:10 viene rapita e uccisa a Milano dall’ex marito che non le aveva perdonato di aver raccontato tutto alla polizia. I funerali vennero svolti solo nell’ottobre 2013: il 19 ottobre venne posta una targa in ricordo di Lea Garofalo. Oggi la donna riposa al Cimitero Monumentale di Milano. Purtroppo solo attraverso la morte Lea è riuscita a trovare una nuova vita, questa volta libera ed eterna

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