In occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno, il 21 marzo le frequenze di Hotblockradio, Radio Zai.net e Radio Jeans manderanno in onda le trasmissioni realizzate da 30 scuole superiori italiane sul tema dell’antimafia e della legalità. Il progetto è stato realizzato in sei Regioni italiane con il supporto dei giornalisti di Fondazione Media Literacy, ente promotore della legalità, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, Direzione Generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico. Dalla mafia siciliana a quella romana a quella dei pascoli: il racconto dei personaggi simbolo della lotta alla criminalità organizzata ma anche dei maggiori traffici mafiosi ai giorni d’oggi.
Lezioni di giornalismo, articoli e interviste per combattere la mafia
Gli studenti, da settembre 2023 e fino al 23 maggio 2024, hanno avuto l'opportunità di riflettere sui temi legati alla legalità e alla cittadinanza attiva, realizzando produzioni radiofoniche, articoli e podcast per sensibilizzare alla lotta alla mafia e alla memoria delle vittime. In una prima fase di formazione in classe, con i giornalisti della Fondazione Media Literacy (realtà che da più di 10 anni opera nel campo dell’educazione ai media nonché ente promotore della legalità presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito), le studentesse e gli studenti hanno avuto modo di leggere i giornali dell’epoca, ascoltare le testimonianze, accedere agli archivi storici e alle fonti dirette in modo da poter approfondire direttamente le tematiche trattate nei vari episodi delle trasmissioni. Sono nate così tante piccole redazioni giornalistiche composte dai liceali intenti a raccogliere notizie, informazioni ed esprimere le loro opinioni sulle stragi di mafia e sulle donne e gli uomini che hanno lottato o raccontato il fenomeno mafioso negli ultimi decenni.
Contenuti e trasmissioni in scaletta
Dal ricordo di personaggi simbolo come Falcone, Borsellino, Chinnici, Impastato e Siani, all’analisi dei maggiori traffici su cui si concentra oggi la criminalità organizzata (stadi, prostituzione, spaccio, appalti…), il risultato è uno spaccato accurato e suggestivo di come la mafia sia ancora protagonista nelle vicende del nostro Paese. In diretta, un viaggio dal litorale romano ai pascoli abruzzesi, passando per l’entroterra calabrese e siciliano e finendo in Calabria ed Emilia Romagna: ragazzi e ragazze coinvolti nel progetto hanno parlato di mafia descrivendo gli scatti più suggestivi di Letizia Battaglia ma anche stilando un vero e proprio vocabolario della criminalità. Non mancano riferimenti al Carcere Duro, ma anche a film, libri e tendenze social che fomentano l’emulazione nei più giovani. Nei podcast si trovano anche le interviste ai testimoni chiave, membri della società civile e amministratori locali sulle buone pratiche messe in campo sui territori di riferimento in contrasto alla criminalità organizzata e a ogni forma di sopraffazione.
Le produzioni dei giovani, in onda per una puntata speciale in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno, saranno inoltre presentate e premiate nel corso di un successivo evento nazionale che si terrà Roma il 23 maggio al Cinema Aquila di Roma in occasione dell’anniversario della strage di Capaci. Per l’occasione verranno coinvolte le studentesse e gli studenti delle scuole che hanno partecipato, in un confronto con le donne e gli uomini che hanno lottato contro la mafia. I podcast e gli articoli realizzati, insieme ai vari approfondimenti sul progetto e le attività svolte, sono raccontati e presenti sul sito dedicato: www.lagiustafrequenza.it .
La radio antimafia dalle scuole della periferia ai territori colpiti dalla criminalità
Il progetto “La giusta frequenza” ha visto la partecipazione di 30 scuole di sei regioni italiane: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio e Sicilia. In onda molti studenti della Capitale (dalla periferia di Ostia e del Corviale, fino al centro di Roma), ma i microfoni si sono accesi anche nei piccoli comuni coinvolgendo realtà territoriali che sono state spesso teatro delle mafie: da Bagheria passando per San Costantino Calabro e Vibo Valentia. A essere raccontati sono stati anche fatti di cronaca nera locale dove l’orrore della ndrangheta, della camorra e della mafia ha colpito anche molte famiglie innocenti, strappando giovani vite.
“La Giusta Frequenza ha rappresentato un'opportunità straordinaria e innovativa per la nostra Fondazione impegnata a promuovere i valori della legalità e della giustizia sociale tra studentesse e studenti attraverso l’alfabetizzazione all’uso del mezzo radiofonico, fornendo loro uno strumento per discutere, riflettere e diffondere messaggi positivi sulla legalità - spiega Renato Truce, Presidente della Fondazione Media Literacy -. In un'epoca in cui i mezzi di comunicazione hanno un impatto significativo sulle percezioni e sul comportamento delle persone, La Giusta Frequenza sfrutta il potere della radio creando un ponte diretto tra i giovani e la comunità”. “La Giusta Frequenza era il mio sogno nel cassetto – racconta invece Lidia Gattini, Segretaria Generale della Fondazione Media Literacy -. Non è stato solo un progetto radiofonico ma un vero e proprio strumento educativo che, attraverso la potenza del dialogo e della condivisione, sprona i giovani ad essere cittadini responsabili e impegnati, sostenitori convinti dei valori della legalità e della giustizia. La sua validità risiede nell'abilità di trasformare l'etere in uno spazio di apprendimento, di riflessione e di azione, contribuendo significativamente alla costruzione di una società più consapevole”.
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