Progetti
Rinate - Oltre il femminicidio, il progetto nelle scuole per il contrasto alla violenza di genere
Parte dalla Calabria la mostra fotografica di Stefania Prandi ideata dall'associazione Rea, Reagire alla violenza in collaborazione con Fondazione Vodafone
Redazione | 24 settembre 2024

Parte da San Costantino Calabro, in provincia di Vibo Valentia, la nuova mostra di Stefania Prandi “Rinate -Oltre il femminicidio”, un progetto dell’associazione Rea, Reagire alla Violenza, in collaborazione con Fondazione Vodafone e Fondazione Media Literacy. La mostra è parte integrante di un progetto rivolto alle scuole, un’indagine che coinvolge una rete “pilota” di undici scuole secondarie di primo e secondo grado per l'individuazione e il superamento degli stereotipi negativi e delle giustificazioni dirette o indirette delle violenze di genere. Al lancio dell’iniziativa, hanno partecipato la Vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno, socia fondatrice di Rea, che ha interagito con ragazzi e ragazze sui temi della parità di genere nel panorama delle politiche europee. Presenti anche i sindaci dei comuni dell’Istituto Comprensivo: Nicola De Rito di San Costantino Calabro, Nicoletta Corigliano per il comune di Jonadi e Michele Mesiano di Francica. La Dirigente Scolastica Luisa Vitale: “Sono particolarmente orgogliosa dell’iniziativa che vede l’Istituto che dirigo aprifila della mostra.. Il tema della violenza di genere occupa parte delle nostre attività di arricchimento dell’offerta formativa perché crediamo che la scuola rappresenti un presidio formativo forte e necessario per la costruzione delle coscienze delle nuove generazioni”.

Rinate - Oltre il femminicidio” racconta - attraverso la tecnica del fotogiornalismo collaborativo – la storia di quattro donne – Azadè, Beatrice, Laura, Marina - sopravvissute al femminicidio. Attraverso i ritratti di queste donne, le foto di oggetti e le loro parole, prende forma il racconto dei meccanismi della violenza maschile. Si può intervenire su chi commette e agisce violenza? Come possono difendersi le donne, sia psicologicamente sia fisicamente, senza scadere nel “victim empowerment”? La mostra ci conduce attraverso questi quesiti che ancora agitano il dibattito intorno ai femminicidi.

A scuola, le protagoniste degli scatti hanno dialogato con ragazzi e ragazze e le redazioni radiofoniche scolastiche sono al lavoro per realizzare podcast e articoli di giornale per sensibilizzare sul tema della violenza di genere. Inoltre, sarà effettuata un’indagine giornalistica “fra pari” rivolta ai giovani dai 13 ai 18 anni grazie questionari e interviste raccolte dai “giovani reporter” delle redazioni scolastiche facenti parte della rete della Fondazione Media Literacy. I contenuti dell’indagine sono veicolati attraverso la radio all’interno della trasmissione La Giusta Frequenza, partecipata dalle scuole italiane e in onda sulle frequenze DAB della Fondazione; pubblicati sul mensile Zai.net (cartaceo distribuito in tutte le scuole superiori Italia e scritto dagli studenti); infine condivisi sul web con un effetto moltiplicatore. Il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti è parte attiva del processo proprio attraverso la costituzione di un gruppo di giovani reporter che opererà all'interno di ogni Istituto scolastico.

Dopo San Costantino Calabro la mostra e l’indagine risaliranno il Paese, arrivando in ben 11 scuole dalla Calabria al Piemonte passando per Lazio, Lombardia ed Emilia-Romagna. Le prossime tappe sono: 8 ottobre ad Andria presso l’IISS Lotti, il 15 ottobre al liceo Plauto di Roma, il 17 ottobre all’IC Ennio Quirino Visconti di Roma, il 22 ottobre al liceo Vittoria Colonna di Roma, il 29 ottobre al liceo Altiero Spinelli di Torino, il 7 novembre al liceo Einstein di Vimercate, il 12 novembre al liceo Parini di Seregno, il 19 novembre al liceo Laura Bassi di Bologna e il 21 novembre Parma, al liceo Toschi.

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