Progetti
Le residenze artistiche di Words of Europe: creatività e dialogo attraverso l'Europa
Mentre ci avviciniamo al termine del progetto Words of Europe, è tempo di bilanci: tra le ultime attività previste dal percorso, le residenze artistiche che hanno offerto spazi unici per la creatività e il dialogo in tutta Europa permettendo di esplorare temi come i diritti umani, la migrazione, l'educazione e la sostenibilità attraverso workshop e progetti artistici collaborativi
Redazione | 1 ottobre 2024

Negli ultimi mesi, le residenze artistiche di Words of Europe sono diventate spazi in cui i partecipanti hanno potuto esprimere le loro opinioni sulle questioni europee contemporanee attraverso vari formati creativi, tra cui la realizzazione di fanzine, performance e musica. Partiamo dall’Ungheria, dove la Faktor Terminál Egyesület, uno dei partner europei di WE, ha organizzato due workshop per giovani emarginati nel maggio 2024.

Il primo si è svolto a Kalocsa il 2 maggio, dove ragazzi provenienti da contesti difficili, di età compresa tra i 13 e i 17 anni, sono stati introdotti, attraverso una serie di giochi teatrali, ai diritti fondamentali dell’UE: il workshop si è concluso con la realizzazione di
una performance rap. Un workshop analogo si è tenuto a Esztergom il 14 maggio, questa volta coinvolgendo ragazze che vivono in una Comunità residenziale per l’infanzia. Come nel workshop di Kalocsa, le partecipanti hanno esplorato i diritti umani e dell'UE attraverso la musica, ragionando sulle loro visioni per il futuro e, infine, producendo una performance rap collettiva che ha racchiuso tutte le loro esperienze condivise.

Sempre in Ungheria due importanti residenze guidate dall'artista Olga Lo e ospitate dalla Szubjektív Értékek Alapítvány si sono tenute a Budapest alla fine di agosto 2024. La prima di queste, il 24 agosto, ha riunito partecipanti provenienti da diverse comunità migranti, tra cui Pakistan, Palestina, Turchia e Portogallo. In questa sessione, i partecipanti sono stati introdotti al concetto di fanzine — piccoli opuscoli autoprodotti — e alle possibilità creative di utilizzare illustrazioni generate dall'intelligenza artificiale per arricchire il loro lavoro. Un evento successivo si è svolto il 7 settembre, in una scuola primaria bilingue di Budapest: in questo contesto, sempre attraverso attività pratiche legate alla produzione di fanzine, sono emerse nuove idee su come migliorare l'istruzione pubblica per i bambini appartenenti a minoranze e promuovere iniziative sanitarie nelle aree urbane.

Nel frattempo, il 31 luglio in Francia, La Ligue de l’enseignement ha ospitato una residenza artistica presso Lons-le-Saunier. Questo evento, tenutosi nel pittoresco Parc des Bains, ha chiamato a raccolta i residenti, invitandoli ad immaginare cosa farebbero se fossero membri del Parlamento Europeo. Durante l’evento ha avuto luogo una performance della compagnia teatrale Couleurs de Chap’, che ha utilizzato umorismo e creatività per rappresentare le speranze, le domande e i suggerimenti raccolti dalla comunità locale nelle fasi precedenti del progetto. Mentre Words of Europe si avvia verso la sua naturale conclusione, con la conferenza finale che si terrà questo mese a Bruxelles, è tempo dunque di raccogliere i risultati e le riflessioni emerse dalle numerose attività organizzate nel corso del progetto. Le residenze artistiche hanno indubbiamente svolto un ruolo cruciale nel percorso di WE, promuovendo la creatività e incoraggiando il dialogo su alcune delle questioni più urgenti dell'Europa. Da Budapest a Lons-le-Saunier, questi workshop hanno dato ai partecipanti la possibilità di esprimere le proprie esperienze attraverso l'arte, sia sotto forma di fanzine, performance teatrali o musica rap. Ogni evento ha provato a dimostrare come l'arte possa colmare le lacune tra le persone e stimolare conversazioni sul futuro dell’Europa, e a ispirare gli sforzi verso un'Europa più inclusiva e culturalmente connessa.

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