Anche il 2024 si conclude, un anno, per Fondazione Media Literacy , ricco di progetti, idee e percorsi per continuare a rendere le studentesse e gli studenti protagonisti del cambiamento attraverso trasmissioni radiofoniche, mostre e laboratori di educazione ai media. Il 2024 è stato un anno di alleanze e nuove sfide in molteplici ambiti, tenendo come punti fissi le nostre aree di intervento, dalla media literacy alla legalità, dal contrasto alla violenza di genere all'educazione all'immagine e all'inclusione.
Un anno ricco di percorsi nelle scuole, con progetti che ben si imperniano nei contesti scolastici. Per citarne alcuni: Il libro si racconta in radio, percorso che ha previsto la realizzazione di corsi sulle attività di registrazione e produzione di podcast al fine di fornire ai partecipanti le competenze di base per la narrazione di un libro in radio; La Giusta Frequenza - Giovani Reporter della Memoria", la prima frequenza radiofonica interamente dedicata alla legalità, progetto che ha ispirato il nome dell'attuale programma radiofonico in onda dal lunedì al venerdì su Radio Zainet, Radio Jeans e HotBlock Radio; Biblioradio, la radio per la reading literacy, il progetto che ha avuto l’obiettivo di offrire strumenti innovativi ed efficaci agli insegnanti per realizzare trasmissioni dedicate ai libri con gli studenti delle scuole superiori di II grado di Cassino; Aracne – La Rete che Include, progetto di inclusione sociale selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, da cui è nato il laboratorio radiofonico inclusivo di Fondazione Media Literacy che trasmette il programma Jolly Roger, in onda ogni venerdì dalle 16.30 alle 18, con l’obiettivo di includere tutti gli studenti del Municipio III con disabilità, difficoltà di apprendimento o di inserimento scolastico, o con difficoltà più o meno latenti che lo mettono a rischio di abbandono, tramite lo strumento della radio; e infine Rinate - Oltre il femminicidio, il progetto nelle scuole per il contrasto alla violenza di genere, partito da una mostra fotografica dell'artista Stefania Prandi e che ha coinvolto una rete “pilota” di undici scuole secondarie di primo e secondo grado per l’individuazione e il superamento degli stereotipi negativi e delle giustificazioni dirette o indirette delle violenze di genere.
Cogliamo dunque l'occasione per ringraziare tutte e tutti coloro che hanno camminato al nostro fianco contribuendo a diffondere la consapevolezza mediatica. Grazie alle scuole e agli insegnanti, ai partner dei progetti e, ovviamente un grazie speciale va ai nostri giovani reporter, che con il loro impegno contribuiscono ogni anno alla scrittura del nostro mensile Zai.net. Buone feste dunque e auguri di un sereno anno nuovo.