In un mondo sempre più dominato dai media digitali e dall’informazione istantanea, l’Unione Europea riconosce l’alfabetizzazione mediatica come una competenza essenziale per i cittadini di tutte le età. La Direttiva sui servizi di media audiovisivi (AVMSD), di fatto, impone agli Stati membri l’adozione di misure per sviluppare queste competenze, con l’obbligo di monitorarne i progressi attraverso report triennali.
L’obiettivo è chiaro: formare individui capaci di navigare l’ecosistema dell’informazione in modo critico e consapevole.
La media literacy come strumento contro la disinformazione
Il Piano d’azione per la democrazia europea e il Piano d’azione per i media e l’audiovisivo sottolineano l’urgenza di rafforzare l’alfabetizzazione mediatica per contrastare la disinformazione, fenomeno amplificato dall’uso indiscriminato dei social media e dalla diffusione di fake news.
In questo contesto, l’Osservatorio Europeo dei Media Digitali (EDMO) gioca un ruolo chiave, promuovendo lo scambio di buone pratiche tra esperti, istituzioni e professionisti del settore per individuare strategie efficaci di educazione ai media.
L’alfabetizzazione mediatica non riguarda solo la capacità di comprendere un testo o riconoscere una fonte attendibile, ma anche lo sviluppo di un pensiero critico che permetta di decifrare e interpretare il flusso continuo di informazioni digitali. Senza queste competenze, il rischio di cadere vittima della manipolazione delle notizie da cui veniamo quotidianamente “bombardati” è elevato, con conseguenze che si ripercuotono non solo sul singolo individuo, ma sull’intera società.
Un'educazione ai media per tutti
L'alfabetizzazione mediatica non deve essere vista come una competenza riservata solo agli studenti o ai giovani, ma come un’abilità fondamentale per tutte le fasce d’età.
In un’epoca in cui le informazioni si diffondono a velocità vertiginosa, anche gli adulti devono essere in grado di distinguere tra fonti affidabili e contenuti manipolati.
Per questo motivo, sempre più iniziative si stanno concentrando sulla formazione dei cittadini in generale, promuovendo corsi e attività di sensibilizzazione che mirano a costruire una società più informata e resiliente alle fake news.
Zai.net: un laboratorio per l’educazione ai media
In Italia, una delle realtà più attive nella promozione della media literacy è proprio Zai.net, il più grande laboratorio giornalistico per studenti delle scuole superiori. Da oltre ventisette anni, offriamo ai giovani la possibilità di conoscere da vicino il mondo del giornalismo e della comunicazione, trasformando le scuole in vere e proprie redazioni multimediali.
Attraverso laboratori di scrittura giornalistica e radiofonici, con Zai.net (e tutto l’ecosistema di alfabetizzazione ai media di cui facciamo parte: Mandragola Editrice, Laboradio e Media Literacy Foundation) insegniamo agli studenti non solo a produrre contenuti, ma anche a interpretarli con spirito critico. Verifica delle fonti, fact-checking e contrasto alla disinformazione diventano abilità concrete, spendibili non solo nel percorso scolastico, ma anche nella vita quotidiana. Inoltre, grazie al supporto dei fondi PNRR, questi percorsi di formazione rientrano nei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento), garantendo competenze utili per il futuro professionale degli studenti.
L’obiettivo è chiaro: rendere i giovani protagonisti attivi dell’informazione, capaci di interagire con i media in modo consapevole e responsabile. In un’epoca in cui la disinformazione è una delle principali minacce alla democrazia, investire nella media literacy significa costruire cittadini più informati, critici e autonomi nelle loro scelte.
Progetta con Zai.net, il tuo PNRR: contattaci sul sito www.schoolmedia.it.